Ballotta, eroe inutile: «È un periodo nero»

Dopo il ko di Brema e il caso-Rossi ieri la sconfitta contro i friulani Rocchi: «Ma il derby ci ricaricherà»

La sconfitta con l’Udinese chiude la settimana orribile della Lazio, partita dal ko di Brema e proseguita con l’intercettazione Delio Rossi-Lotito per la quale allenatore e società sono stati deferiti. Non è bastato il pomeriggio super di Ballotta, 43 anni e mezzo, forse la sua migliore prestazione da quando veste la maglia biancoceleste. «Ringrazio per i complimenti, ma purtroppo quello che conta è che è andata male – dice il portiere -. Peccato, la sfida con l’Udinese era un bivio importante, ma purtroppo dobbiamo fare i conti con un’emergenza continua, non riusciamo a giocare due partite di seguito allo stesso modo e con gli stessi giocatori. Behrami, ad esempio, ha dato forfait all’ultimo momento per un principio di febbre. Questo è uno di quei periodi in cui devi stare attento a tutto ciò che puoi portare a casa. Poi, quando staremo tutti bene, cercheremo di ripartire». Mercoledì c’è il derby con una Roma lanciatissima. «Non parlerei della partita della svolta, siamo solo alla nona giornata. È la partita della città, ci sono i tre punti in palio, vedremo soprattutto con che squadra potremo giocare».
Resta in silenzio Delio Rossi (tornerà a parlare solo a metà novembre, quando sarà giudicato dalla Commissione Disciplinare). E mancano i guizzi di Tommaso Rocchi, che non segna dal 26 settembre scorso. «Penso che il risultato alla fine ci abbia penalizzato - va controcorrente l’attaccante -, siamo stati in partita sempre, anche se abbiamo difficoltà a creare gioco. Dobbiamo essere bravi a dimenticare subito, è uno dei momenti più difficili: i risultati arrivano con poca continuità, sei sempre in emergenza e poi giocare ogni tre giorni si è dimostrata impresa difficile perché non puoi essere sempre al massimo della condizione. La rosa ristretta? La squadra è composta da 25 giocatori, il suo allestimento dipende dalla società. Ora c’è il derby, una sfida che ti tira fuori energie che a volte pensi di non avere...».
«La squadra non ha avuto quella grinta e quel cuore che avrebbe dovuto mostrare», sottolinea Scaloni che prima del gol di Asamoah ha chiesto il cambio perché affaticato. Lui il derby non dovrebbe giocarlo, almeno all’inizio, a differenza di Baronio. «Io mi sento pronto, come credo tutti i miei compagni, già questo ti dovrebbe far ricaricare le antenne. Mercoledì ci vorrà un’altra partita, parleremo con l’allenatore e analizzeremo gli errori fatti.

La Roma non ci fa paura, sta facendo bene, ma a noi in questo momento non ci riesce quello che facevamo l’anno scorso. Il pubblico ci fischia? Giusto se le cose vanno male, pagano il biglietto. Ma sono sicuro che mercoledì ci staranno vicini».

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