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Balotelli ancora fuori «Mi fa male farlo, ma così si farà uomo»

nostro inviato ad Appiano Gentile

Vigilia Toro, fra le domande: Muntari espulso a Catania, crede che l’Inter stia pagando ancora la vittoria di Siena?
Certo che se uno vuole, sa indirizzare a dovere la conversazione, anche con una domanda all’apparenza banale. L’Inter deve stare molto attenta, faranno il possibile per presentarle il conto, anche questa è una sensazione, ma forte, molto forte. Mourinho avrebbe potuto cadere nel trappolone, l’ha scansato: «Abbiamo vinto a Catania in dieci, possiamo ripeterci col Torino, visto che giocheremo in undici». E poi lassù è molto meglio, in tutti i sensi, e dopo Catania non è detto che Mourinho si autoesoneri volontariamente dalla panchina, magari solo per un tempo: «Dall’alto si capisce molto meglio la partita - ha detto José -, e poi finisce che la prepari con più attenzione perché sai che è complicato compiere delle correzioni. Avevamo due atteggiamenti già pronti in relazione all’andamento della gara, poi i giocatori sono stati fantastici, ma da lassù si vede meglio, purtroppo non si può intervenire, ma è più facile capire l’andamento della gara». C’è dell’altro perché ieri José ha tentato di dare un nuovo significato anche alla prova tv: «Se Adriano viene squalificato per tre giornate dalle immagini televisive, perché anche Muntari non può essere riabilitato trasformando il suo rosso in un cartellino giallo? Volevo mangiarmi Muntari, pensavo avesse fatto un fallo da assassino, l’arbitro era a pochi metri, non poteva non aver valutato bene. Invece poi ho rivisto l’azione in televisione ed è stata una decisione eccessiva, non era un fallo da espulsione». Purtroppo la prova televisiva vale solo nei casi in cui l’arbitro non vede l’azione incriminata, mentre con Muntari ha visto e giudicato. Ma José ha detto anche che fin dai primi minuti la partita di Catania era nelle mani dell’Inter: «Ormai sappiamo perché vinciamo o pareggiamo o perdiamo, abbiamo imparato a conoscerci. A Bergamo si è capito subito come sarebbe finita, mentre a Catania non c’è stato un solo istante negativo, la partita era nostra già sull’1-0». Probabile che José non tocchi quella squadra, con Maxwell a sinistra davanti a Santon per l’assenza di Muntari, contro un Torino che per la storia che ha, se retrocedesse mi dispiacerebbe, scivolando poi ancora su Balotelli in lacrime, nuovamente non convocato per scelta tecnica: «Chi ha detto che ha pianto? Io non l’ho visto - ha risposto Mourinho -. Ma non paragonatelo ad Adriano, lui è solo un ragazzo non ancora pronto per avere un alto profilo in campo, Santon lavora e sta zitto. Mi spiace che non giochi, mi fa male e spero che un giorno lui capisca, e spero anche che capisca in tempo».


Di mercato José non parla, anche se Dacourt al Fulham e Obinna al Toro sembrano due trattative ben avviate, ma ha ribadito che 29 sono troppi.

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