Brescia - "È un momento importante per me e la mia famiglia. Sono fiero di essere italiano". Sono state queste le prime parole di Mario Balotelli, l’attaccante dell’Inter di origini ghanesi, dopo aver ricevuto dal sindaco di Concesio (Brescia), Diego Peli, la cittadinanza e la carta d’identità italiane. "È stato più emozionante dell’esordio in serie A", ha sorriso Balotelli, in una sala consiliare gremita di giornalisti, operatori e fotografi: "Ora il regalo più bello sarebbe la Nazionale, quella maggiore, ma anche l’Under 21 andrebbe benissimo".
In jeans e polo, con la visiera del cappellino all’indietro, il nerazzurro di origine ghanese si è mostrato emozionato, ha assicurato di conoscere l’inno di Mameli "da quando ero bambino", e ha ricordato le tante mattine passate in Questura per il permesso di soggiorno. Infatti Mario, nato a Palermo da genitori ghanesi, secondo la legge ha dovuto risiedere 18 anni sul territorio nazionale prima di avere la cittadinanza.
"È una legge assurda che dovrebbe cambiare - ha protestato Silvia Balotelli, la mamma che lo ha preso in affido ad appena due anni - lui è nato e cresciuto qui ma ha dovuto vivere umiliazioni e rinunce perché considerato uno straniero".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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