È stato realizzato ieri mattina allospedale pediatrico Bambino Gesù, su una bambina toscana, il primo trapianto pediatrico di rene da donatore vivente con la tecnica «hand-assisted». Tale procedura è caratterizzata da una minima invasività, con evidenti vantaggi per il donatore di rene, quali la brevità della degenza, lassenza di dolore postoperatorio e lassoluta sicurezza. «La particolare procedura di prelievo - spiegano dal nosocomio - è frutto della collaborazione tra le equipe del Bambino Gesù e della Mayo Clinic di Rochester (USA). Il prelievo/trapianto di rene è stato condotto nellambito del V Course on Pediatric Urology «How we do it» ed è parte di un progetto finalizzato allo sviluppo della donazione da vivente». Recenti studi epidemiologici hanno dimostrato da un lato la sicurezza della donazione da vivente, dallaltro la superiorità del trapianto da vivente, in termini di sopravvivenza dellorgano, rispetto a quello da donatore deceduto. Anche la qualità e laspettativa di vita del donatore rimangono del tutto analoghe a quelle del resto della popolazione.
I risultati di questi studi saranno un argomento decisivo in favore di un cambiamento culturale della comunità scientifica e della società italiana nei riguardi della donazione dorgano da vivente.
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