Banca Imi batte la crisi e raddoppia l’utile (+139%)

Banca Imi, la «casa» d’investimento del gruppo Intesa Sanpaolo, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto più che raddoppiato a 410 milioni di euro: l’incremento rispetto al settembre del 2008 è stato del 139,6%. Il margine di intermediazione si è attestato a 818,4 milioni (più 73,5%) e il risultato della gestione operativa a 628 milioni (più 121,1%). Un buon segnale per piazza Affari dove il titolo della controllante Intesa Sanpaolo ha guadagnato l’1,49% a 2,9 euro in attesa della trimestrale che sarà approvata oggi. Secondo le stime degli analisti raccolte da Bloomberg, Ca’ de Sass dovrebbe raggiungere un utile netto prossimo a 418 milioni (erano 674 milioni nel terzo trimestre del 2008) e profitti operativi per 2.059 milioni (da 2.205 milioni). Più cauto è stato invece l’andamento di Fideuram che, sempre nei primi nove mesi dell’anno, ha registrato un utile netto in calo a 130,6 milioni. Fideuram è tra gli asset che Intesa potrebbe cedere ma è improbabile che il tema sia già oggi sul tavolo del consiglio della superbanca.
Tornando invece a Banca Imi, a spingere i risultati dell’istituto guidato da Gaetano Miccichè (nella foto) e diretto da Andrea Munari, sono state le attività «core», ovvero l’investment banking, il capital market e la finanza strutturata. Sempre per quanto riguarda i conti il Core Tier I, uno dei parametri chiave per valutare la solidità patrimoniale, si è attestato all’11,4 per cento.
Banca Imi è poi risultata la prima in Italia nella classifica delle «fusioni e acquisizioni» per il numero delle operazioni concluse a fine settembre. E ha guadagnato quote di mercato, approfittando dello spazio lasciato libero da alcuni gruppi internazionali piegati dalla crisi finanziaria: perfezionato anche il conferimento del ramo «investment banking» da parte di Intesa.
Ieri Miccichè, che è anche a capo della divisione Corporate & Investment Banking di Ca’ de Sass, ha inoltre fatto visita a Giulio Tremonti negli uffici milanesi del ministero dell’Economia.

Sul tavolo ci sarebbe stata la creazione dei fondi per le pmi da parte del ministero. In mattinata erano stati visti entrare anche Domenico Siniscalco, responsabile per l’Europa di Morgan Stanley, e il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti.MR

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