Sono ambulanti, è vero, ma da qualche parte devono pur fermarsi a piazzare la loro merce. E se il Campidoglio decide di metterli alla porta per ragioni di sicurezza e di tutela del decoro urbano, a loro non rimane che rientrare dalla finestra e cercarsi una postazione alternativa, magari in zone poco distanti da quel centro storico da cui sono stati definitivamente banditi.
Una situazione del genere, tuttavia, non è esente da conseguenze e a farne le spese, come spesso capita in questi casi, sono proprio i cittadini e i negozianti dei quartieri limitrofi al I municipio, costretti a convivere con un vistoso intasamento del traffico causato dal proliferare di bancarelle e furgoni in doppia fila. Il tutto, per giunta, con lavallo tacito dellamministrazione, fin troppo propensa a scegliere la via del compromesso al fine di salvare capre e cavoli.
In tal senso quanto sta accadendo nel XVI municipio, in particolare a Monteverde, rappresenta un caso esemplare. Il Dipartimento VIII del Comune di Roma, quello in buona sostanza deputato a occuparsi delle politiche del Commercio e dellArtigianato, ha autorizzato linstallazione dei banchi in punti a dir poco discutibili, senza curarsi nemmeno dei pareri contrari espressi dai vigili urbani, sicuri del fatto che questi avrebbero arrecato «seri problemi alla sicurezza dei pedoni e intralcio al traffico regolare», come si legge in un documento ufficiale indirizzato proprio al Dipartimento.
Agli ambulanti pertanto è stato accordato di sostare in prossimità di incroci dove il passaggio pedonale è intenso, nei pressi di esercizi commerciali e fermate di autobus. «Il problema principale - spiega Fabrizio Santori, capogruppo di Alleanza nazionale nel XVI municipio - è che, comera prevedibile, si sono subito creati evidenti rischi per automobilisti e pedoni». Uno di loro, Alessandro Terradura, ha addirittura rischiato la vita. «Ero in moto - racconta Alessandro - e da via di Monteverde dovevo imboccare piazzale Dunant. Ebbene, il furgone del proprietario della bancarella mi ostruiva la visuale e non potevo sapere se la strada fosse libera o meno. Mi sono fatto un po avanti e una macchina mi ha travolto». Nonostante laccaduto il camioncino non è stato spostato e accanto cè addirittura chi ha avuto lardire di parcheggiare una vettura in terza fila. «Oltre al fatto che si creano strozzature sui marciapiedi - rimarca poi Antonio Aumenta, vicepresidente del gruppo di Alleanza nazionale nel municipio - non dimentichiamoci che da questa piazza transitano le ambulanze dirette al San Camillo e al Città di Roma, costrette a fermarsi per l'eccessivo caos».
Insieme ai problemi per la viabilità sono aumentati gli incidenti, mentre gli affari per i commercianti della zona hanno subito un brusco calo.
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