Piazza Affari ha chiuso in ribasso con le altre Borse europee, trascinate ancora una volta dal settore bancario, dopo che il governo inglese ha annunciato un nuovo intervento di sostegno degli istituti in difficoltà e che Royal Bank of Scotland è arrivata a perdere più del 60% sulla previsione di perdite record. Il Mibtel ha ceduto l'1,35%, l'S&P Mib l'1,8%, l'All Stars lo 0,5%. Wall Street è rimasta invece chiusa per il Martin Luther King Day. Il settore bancario ha vissuto una giornata nerissima, con l'indice di settore in picchiata del 6,35%. A Milano Banco Popolare è caduta del 6,9% a 4,5 euro, Unicredit ha sfondato al ribasso quota 1,50 scendendo del 6,8% a 1,45 euro, Intesa Sanpaolo ha lasciato sul terreno il 3,8% a 2,38. Tra i titoli più pesanti dell'S&P Mib anche Fiat, che ha invertito la rotta a metà giornata e ha terminato con un meno 4,8%. Mentre giovedì prossimo verranno diffusi i conti 2008, Automotive News ha riferito di trattative in corso con Chrsyler per «un'alleanza strategica». Il Lingotto non ha commentato la notizia. Tra i bancari, in perdita anche Ubi Banca (-3,4%), Mps (-3,3%), Popolare Milano (-3%). Generali ha ceduto il 3%. I ribassi non hanno travolto tutti. Alla guida del listino principale, Telecom è balzata del 3,3% a 1,09 euro (+0,9% l'indice di settore), Parmalat, che potrebbe essere interessata all'australiana Goodman Fielder, del 2,1% e Enel, sulle attese di un'offerta per il 25% di Endesa nelle mani di Acciona, dell'1,6%. Borse estere.
Il tracollo a Londra di Royal Bank of Scotland pesa sui titoli dell'intero comparto bancario, e le principali piazze europee chiudono in rosso la prima seduta della settimana, invertendo la tendenza rispetto all'avvio positivo. L'indice Ftse100 di Londra chiude in calo dello 0,93% a 4.108,87 punti. Il Cac40 di Parigi perde lo 0,90% a 2.989,69 punti. Il Dax di Francoforte cede l'1,15 % a 4.316,14 punti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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