Banche, via ai Tremonti bond

Firmato il decreto per i Tremonti bond: cedola tra 7,5 e 8,5%. Secondo l'Isae la crisi incide su lavoro e commercio. Vendite al dettaglio giù dell’1,9%: ai massimi dal '97. La disoccupazione arriverà all’8,5% nel 2010

Banche, via ai Tremonti bond

Roma - I dati della crisi economica in Italia precipitano. Nel commercio le vendite al dettaglio a dicembre 2008 hanno registrato una calo dell’1,9% rispetto allo stesso mese del 2007. Il tasso di disoccupazione salirà nel 2009 all’8,1% e nel 2010 all’8,5%. Intanto il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, ha firmato il decreto che dà il via libera alla sottoscrizione, da parte del Tesoro, di obbligazioni emesse dalle banche italiane.

La disoccupazione schizza alle stelle Il tasso di disoccupazione salirà nel 2009 all’8,1% e nel 2010 all’8,5%. Secondo la stima dell’Isae, il numero di persone occupate crescerà dello 0,2%. Nel dettaglio saranno i livelli occupazionali del settore industriale a subire "l’impatto più forte della recessione". Per quanto riguarda invece l’occupazione dipendente, secondo l’Isae, "grazie alla possibilità di ricorrere alla cassa integrazione la maggior parte della flessione prevista non si riflette nel 2009 in una corrispondente contrazione dei posti di lavoro occupati, quanto piuttosto in una consistente riduzione del monte-ore lavorate". Nelle previsioni Isae per il 2009 il tasso di occupazione dovrebbe quindi scendere in misura più contenuta pari all’1%. "Il graduale rafforzamento della congiuntura tra la fine del 2009 e l’inizio dell’anno - spiega ancora l’istituto di studi e analisi economica - consente il ritorno dell’occupazione su un sentiero positivo".

Cala l'inflazione La discesa dell’inflazione, intensificatasi all’inizio del 2009 per gli effetti diretti e indiretti della caduta delle quotazioni petrolifere, proseguirà nei prossimi mesi fino a raggiungere un ritmo inferiore all’1% prima dell’estate, per poi risalire nei mesi autunnali. Nella media del 2009, l’inflazione si attesta allo 0,9%, in netta discesa dal 3,3% del 2008. Nel 2010, la dinamica dei prezzi al consumo risulta del 2%. In entrambi gli anni della previsione, l’inflazione italiana si posiziona per tre decimi di punto sopra la media della zona dell’euro

Il peggior calo nel commercio Le vendite al dettaglio nel 2008 hanno segnato una contrazione dello 0,6% rispetto alla media del 2007, registrando la peggiore performance dal 1997. Il calo registrato nel complesso del 2008 - ha comunicato oggi l’Istat - è il peggiore da quando è iniziata la serie storica aggiungendo che la precedente variazione negativa in media d’anno risale al 2004, quando si era registrato un -0,4%. Nel complesso del 2008, in particolare, le vendite della grande distribuzione hanno segnato un aumento dell’1%, mentre quelle delle imprese operanti su piccole superfici hanno subito una flessione del 2%. Nel corso dell’anno appena concluso le vendite di prodotti alimentari sono aumentate dello 0,7%, mentre quelle di non alimentare sono diminuite dell’1,6%. Tutte le forme di vendita della grande distribuzione hanno segnato nella media del 2008 aumenti nelle vendite: gli incrementi più significativi hanno riguardato gli hard discount (+1,4%) e i grandi magazzini (+1,2%). Guardando alla dimensione delle imprese, le vendite sono diminuite del 2,2% nelle piccole imprese e dell’1,6% nelle medie, mentre son o aumentate dello 0,4% nelle grandi imprese.

I Tremonti bond Tremonti ha firmato il decreto che dà il via libera alla sottoscrizione, da parte del Tesoro, di obbligazioni emesse dalle banche italiane.

Il titolare di via XX Settembre ha spiegato che "l’obiettivo è accrescere le opportunità di finanziamento all’economia grazie alla maggiore patrimonializzazione delle banche. Lo strumento rispetta le regole stabilite in sede comunitaria sugli aiuti di Stato". Le banche pagheranno una cedola annuale compresa tra il 7,5 e l’8,5 per cento per i primi anni.

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