da Roma
Da finanziaria dei «furbetti del quartierino» (ai tempi della scalata Antonveneta) e dei «capitani coraggiosi» (ai tempi della scalata Telecom di Colaninno) a strumento politico in chiave anti Partito democratico. Giocoforza lHopa, la finanziaria di Emilio Gnutti, torna crocevia del risiko del potere economico e politico.
La mossa dellUnipol di bocciare il matrimonio di Hopa con la Mittel di Giovanni Bazoli viene giudicato dalla razza centaura (metà politici, metà businessman) come «un segnale forte» dei Ds e di DAlema in particolare, in chiave anti Prodi. Confermata dalla scelta del Monte dei Paschi di uscire dal patto di sindacato di Hopa.
Se il «prof» di Brescia fosse riuscito a mettere le mani su Hopa avrebbe recuperato una cassaforte che nasconde i segreti delle due scalate: Antonveneta e Telecom. In più avrebbe rafforzato ruolo e presenza in Telecom, Corriere della Sera, banche. È sufficiente ricordare un episodio per consolidare limpressione di come loperazione che Nanni Bazoli aveva in mente fosse condivisa dalla presidenza del Consiglio. La circostanza è tale da indicare come non lontano dalla realtà chi fantastica dello stretto legame che unisce Prodi e Bazoli. E come la Politica del presidente del Consiglio spesso incroci lEconomia del «prof» di Brescia.
Il genero di Bazoli si chiama Gregorio Gitti. È un avvocato e nel suo ruolo professionale è consulente legale di Hopa. Gitti, però, ha ambizioni politiche. Così, grazie ai buoni uffici del suocero, è diventato il presidente dellassociazione per il Partito democratico. Visto lincarico professionale del genero, la fusione fra la Mittel di Bazoli e lHopa di Gnutti doveva sembrare un gioco da ragazzi per il tandem dei due Prof, uno di Bologna ed uno di Brescia.
I Ds, però, è da questestate che hanno acceso i riflettori sulle mosse di Bazoli. Per lesattezza, da quando Intesa si è fusa con il San Paolo; banca, questultima, che Massimo DAlema avrebbe visto bene a nozze con il Monte dei Paschi di Siena. E Romano Prodi dovette faticare non poco per spiegare al ministro degli Esteri che non era a conoscenza delle operazioni del San Paolo e di Intesa. Stesso refrain DAlema si sentì ripetere per la vicenda Telecom e il caso Rovati.
«Dopo questi due episodi, e in attesa di chiarire il posizionamento del Monte dei Paschi di Siena, i Ds hanno adottato la tattica dellinterdizione», confida un parlamentare-centauro della maggioranza. Interpretazione confermata dalla scelta di ieri del Monte Paschi. «Vale a dire, bloccano ogni operazione destinata a rafforzare larea di potere economico riconducibile a Prodi». E la fusione Mittel-Hopa sarebbe rientrata in questo progetto. Da qui, la bocciatura da parte di Unipol.
Così come avrebbe fatto parte dello schema la creazione di una holding pubblica nella quale far confluire Snam rete Gas e Terna. Un riassetto delle reti energetiche che vede Ds e Margherita su sponde opposte. Rutelli lo vedrebbe con favore. Fassino e Bersani, invece, prendono tempo. E puntano allapertura del mercato delle reti solo con scadenze legate ai tempi europei.
Banche, stop Ds a Prodi pigliatutto
Scottato dal patto Intesa-San Paolo, il Botteghino vuole contrastare ogni manovra destinata a rafforzare larea di potere economico vicina al Prof
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.