Sobrio e pragmatico, riservato e infaticabile, cordiale e capace di unironia e di uno humor insospettabile e spiazzante. Con il via libera del Parlamento europeo e del Consiglio Ue Mario Drgahi il primo novembre prossimo diventa il terzo governatore della Banca centrale europea dopo Wim Duisenberg e Jean-Claude Trichet. Nato a Roma il 3 settembre 1947, sposato con due figli e una vita privata lontana dai riflettori, il governatore di Bankitalia si è laureato a La Sapienza con Federico Caffè, ha studiato al Mit di Boston con il premio Nobel Franco Modigliani, è stato direttore esecutivo alla Banca Mondiale, direttore generale del Tesoro per dieci anni (dando vita tra laltro al Testo Unico della Finanza). Dopo un anno nella banca daffari Goldman Sachs Draghi viene chiamato a Via Nazionale come successore di Antonio Fazio. Era la fine del 2005 per ridare autorevolezza e prestigio allistituto centrale finito al centro dello scandalo dei «furbetti del quartierino». Draghi ha avuto anche un ruolo di grandissimo rilievo dirante la crisi finanziaria scoppiata nel 2008: è lui infatti ad avere il mandato del G20 di riscrivere le regole della finanza in qualità di presidente del Financial Stability Board (Fsb).
Apprezzato negli Usa anche per il suo inglese fluente e impeccabile, Draghi ha vinto le resistenze francesi legate alla contemporanea presenza, a Francoforte, di Draghi e Lorenzo Bini Smaghi nel board di Eurotower. Decisiva ieri la telefonata tra lo stesso Bini Smaghi e il presidente francese Nicholas Sarkozy e larrivo di un transalpino al suo posto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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