(...) Un quarto uomo che si era accorto della presenza dei carabinieri, impegnati in un servizio di vigilanza proprio nella zona della rapina, ha esploso alcuni colpi d'arma.
Tra i tre banditi usciti dalla gioielleria e i militari, a quel punto, è iniziata una sparatoria. Un tiro incrociato tra la folla di turisti terrorizzati che hanno cominciato a scappare da tutte le parti cercando riparo dove potevano.
I colpi non hanno ferito nessuno, ma hanno raggiunto auto parcheggiate e davanzali dei palazzi, facendo saltare pezzi dintonaco e parti di carrozzeria.
Un conflitto a fuoco che si è concluso con l'arresto di uno dei banditi. Mikael Kazgandjian, 23 anni, di origine slava, risultato poi residente a Marsiglia, circondato dai carabinieri non ha potuto far altro che arrendersi e gettare a terra larma.
I suoi complici, invece, sono riusciti a fuggire a piedi, ma non hanno fatto in tempo a salire su due moto che avevano rubato nei giorni scorsi ad Albenga.
È probabile che per la fuga abbiano utilizzato l'auto guidata proprio dal quarto uomo, lo stesso che ha sparato ai militari.
Ai malviventi in mano è rimasto ben poco: buona parte della refurtiva è già stata recuperata dai militari, così come la pistola, un mitragliatore M16, tre caricatori e le relative munizioni, insieme agli occhiali da sole, le parrucche, i guanti e le moto.
All'arrestato è stata sequestrata anche una ricetrasmittente con la quale, con ogni probabilità, comunicava al complice incaricato di fare il «palo», tutte le fasi della rapina.
Le armi saranno ora inviate al Ris di Parma per essere analizzate.
Ma le indagini non finiscono qui.
Il sostituto procuratore della Repubblica Maria Chiara Paolucci, che ha disposto l'arresto del giovane che è stato rinchiuso in carcere a Savona, potrebbe decidere di interrogarlo già oggi per capire, come sembra, se il gruppo di malviventi arrivato da Marsiglia, avessero già studiato nei giorni scorsi, con accurati sopralluoghi, il colpo. Soprattutto il magistrato cercherà di farlo parlare per scoprire dove si nascondono i suoi complici che potrebbero essere già tornati in Francia.
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