Banda larga, Bernabè corre da solo Ma Passera apre ai concorrenti

Franco Bernabè ripete all’Agcom che Telecom ha intenzione di andare avanti col proprio piano per le reti di nuova generazione. L’ad di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, al Wall Street Journal ha invece detto che la società telefonica di cui la sua banca è azionista tramite la holding Telco, potrebbe anche entrare a far parte della cordata messa insieme dai suoi concorrenti (ossia Fastweb, Wind e Vodafone) per raggiungere lo stesso obiettivo. «Dobbiamo concentrare gli sforzi- ha detto Passera- in un network molto moderno ed efficiente perché in questo momento la concorrenza non è il miglior modo per investire il denaro».
Bernabè, invece ,per il momento ritiene che Telecom per la banda ultralarga debba correre da sola. «Sappiamo che esiste un piano alternativo, noi andiamo avanti con il nostro che prevede la copertura al 2018 del 50% della popolazione italiana - ha detto l’ad - Abbiamo anche illustrato i progressi fatti su Milano e Roma, chiedendo l’autorizzazione alla commercializzazione su queste due città. Quindi riteniamo che ci siano tutte le premesse per partire con l’avvio concreto della commercializzazione della rete in fibra e io mi aspetto che l’autorità valuti positivamente quello che abbiamo proposto».
Bernabè lo scorso 27 maggio ha ricordato che Telecom investirà 7 miliardi di euro per le infrastrutture di rete e l’information technology, mentre per il 2016 verranno investiti altri 6 miliardi per la banda ultralarga. Secondo il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, si tratta di un passo in avanti. «Stiamo migliorando sia per quanto riguarda la rete di accesso di nuova generazione in fibra ottica sia sugli investimenti. Ma noi miriamo al sistema paese - ha aggiunto - e quindi i programmi aziendali, sia pur apprezzabili, vanno inquadrati in questa visione. Abbiamo ascoltato con molto interesse l’esposizione dei programmi predisposti da Telecom per dare vita ad una infrastruttura che è destinata a rappresentare il futuro del settore delle telecomunicazioni e a dare un contributo essenziale al rilancio dell’economia. Auspico altresì la più ampia collaborazione tra tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, fondamentale per giungere a un progetto condiviso».
Intanto, ieri, il presidente di Telecom Gabriele Galateri di Genola, ha acquistato azioni della sua società, sia ordinarie sia di risparmio, per circa 220mila euro.
«A questi prezzi non si può fare altro che comprare - ha detto Galateri- Crediamo nell’azienda e questa è la prima cosa che un manager deve fare».

Galateri ha poi ricordato che sia lui che l’amministratore delegato, Franco Bernabè, avevano acquistato già in passato azioni Telecom. Ieri il titolo in Borsa dopo le ultime sedute in forte ribasso ha chiuso in rialzo del 2,59% a 0,91 euro.

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