Cronaca locale

Bandiera arcobaleno in piazza Duomo

Il Municipio 1 aderisce al Pride e appende per quasi tre mesi il simbolo

Bandiera arcobaleno in piazza Duomo

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Bandiera arcobaleno in piazza Duomo

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Per due mesi e mezzo, dal 17 maggio al 31 luglio, sventolerà la bandiera arcobaleno in piazza Duomo. La giunta del Municipio 1 a guida Pd, così ha deciso e ha approvato «l'immediata eseguibilità», insieme all'adesione al corteo «Milano Pride 2023» che quest'anno sfilerà 24 giugno e all'«Onda Pride».

Nell'atto la giunta presieduta da Mattia Abdu precisa che la bandiera rainbow simbolo dei diritti Legtq+ sarà appesa «sul balcone del Municipio 1, sul lato che affaccia su piazza Duomo». Nel 2023 «ricorre il 54esimo anniversario dei moti di Stonewall, oltre cinquant'anni di lotte e battaglie che in molte parti del mondo, ancora oggi, vengono represse con la violenza» ed è attivo in Italia «il Coordinamento Onda Pride che mette in rete diverse realtà dell'associazionismo, per coinvolgere istituzioni, cittadini, amici, familiari e vicini di casa delle persone Lgbtq+ in un grande sforzo unitario per affermare diritti, uguaglianza e visibilità per tutte le persone e tutte le famiglie e combattere ogni forma di discriminazione, a partire da quelle per orientamento sessuale e identità di genere».

Il 17 maggio ricorre la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia e quindi è la data in cui sarà esposta la bandiera, fino a fine luglio. La parata del gay pride invece partirà da piazzale Duca d'Aosta e via Vittor Pisani. proseguirà fino ai Bastioni e approderà per il concentramento finale, come nel 2022, all'Arco della Pace.

Da quel palco un anno fa il sindaco Beppe Sala annunciò che avrebbe ripreso a trascrivere gli atti di nascita di coppie di figli nati da coppie omo, sfidando la legge. É finita come si sa, con uno stop dalla prefettura, atti finiti in Procura e una polemica politica che continua. L'ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato il patrocinio al Pride, hanno votato contro i tre esponenti del centrodestra (il presidente Federico Romani, il vicepresidente Giacomo Cosentino e la consigliera segretaria Alessandra Cappellari), a favore i due membri Pd (Emilio Del Bono e Jacopo Scandella).

La giunta Sala lo approverà in una delle prossime sedute.

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