Il governo conservatore spagnolo si appresta al salvataggio della quarta banca del Paese, Bankia, nata nel 2010 dalla fusione di sette casse di risparmio in difficoltà: fonti della Banca di Spagna e del ministero dellEconomia hanno rivelato ieri, secondo quanto riporta il quotidiano El Pais, che il piano di salvataggio prevede limmissione di denaro pubblico attraverso titoli di Stato convertibili in azioni, che Bankia dovrebbe pagare al tasso di interesse di mercato (circa l8%). Un costo compreso tra i 7 e i 10 miliardi di euro. La banca ha infatti bisogno di 2,6 miliardi per coprire le perdite legate agli investimenti immobiliari e di altri 1,3 miliardi per rispettare i requisiti di capitale fissati dalla European banking authority.
Lintervento potrebbe essere annunciato ufficialmente già venerdì. Il presidente di Bankia, Rodrigo Rato, ex ministro dellEconomia di José Maria Aznar ed ex direttore del Fondo monetario internazionale, ha annunciato le sue dimissioni. Lo stesso premier Mariano Rajoy, in unintervista radiofonica, non ha escluso luso di denaro pubblico per salvare le banche del Paese iberico. «Se fosse necessario per salvare il sistema finanziario spagnolo, non rinuncerei a iniettare denaro pubblico - ha detto Rajoy - . È lultima cosa che vorrei, ma se sarà necessario lo farò, così come lo hanno fatto altri governi». Il premier ha però insistito sul fatto che «il denaro pubblico sarà usato solo in una situazione estrema e che questo non avrà effetti sul deficit pubblico».
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