Baranzate non sa a che santo votarsi

Paese orfano del patrono Un referendum glielo darà

Michele Perla

Tutti alle urne, non per scegliere il sindaco, ma il santo patrono. Quello che verrà indicato come protettore del nuovo comune, Baranzate, l’ex frazione di Bollate. La comunità infatti dopo aver nominato i propri organi amministrativi ed aver scelto lo stemma municipale, si è accorta di essere orfana, unica in Italia, del santo patrono. Così il sindaco Giuseppe Corbari, ha deciso di porvi rimedio per dare ai cittadini un’icona santa alla quale votarsi e per sancire una festività locale, nella ricorrenza del santo protettore, visto che quest’anno è stato preso a prestito il milanese Sant’Ambrogio. «Tanta gente mi ferma per strada – racconta il primo cittadino -, vuole sapere qual è il nostro santo protettore che al momento non abbiamo. Occorre trovarne uno al più presto e che sia rappresentativo di tutta la comunità». Lo strumento per dare una risposta alle attese dei cittadini è stato già individuato: un referendum popolare che dovrebbe tenersi nei primi giorni del prossimo anno.
Ovviamente non ci sarà campagna «elettorale» prereferendaria, almeno ufficialmente, visto che già in paese si stanno creando fazioni opposte. A Baranzate ci sono due parrocchie: quella storica «Nostra Signora della Misericordia», e quella più nuova di via Merano, dedicata a Sant’Araldo. Ma non sono gli unici contendenti al ruolo di patrono. Di nomi ne corrono già altri: da San Carlo a San Vito insieme con Santa Rita. Spetterà dunque all’Amministrazione comunale indicare sulle schede i nomi dei santi candidati a stendere la propria protezione su Baranzate.

«Ci vorrebbe un santo che rappresentasse questa nostra comunità, composta da molti immigrati dal sud ed anche dall’estero – dicono in piazza -; un santo insomma che li mettesse d’accordo tutti, da ricercare al di fuori dei soliti «nomi».

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