La Barber: «Mi camminavano sui capelli e le mani»

da Parigi

Conferenza stampa choc, ieri a Parigi. L’ex campionessa di heptathlon e salto in lungo, Eunice Barber - denunciata dai poliziotti per averli morsicati dopo che sabato scorso l’avevano fermata all’esterno dello Stade de France - tra le lacrime ha raccontato tutta la sua verità sull’arresto violento subito. «Mentalmente non ho ancora realizzato cos'è successo. Mi sento scossa tanto fisicamente quanto psicologicamente». La Barber ha ammesso di non avere «forse» capito le indicazioni che le erano state date da un poliziotto stradale (aveva imboccato una strada chiusa). «Non sono una ladra - ha aggiunto -. I poliziotti continuavano a torcermi le mani e le braccia, i miei strumenti di lavoro. Pensavo che non avrei più potuto rilanciare i pesi e il giavellotto. Ero disperata e ho morso uno di loro... Erano sei o forse dieci, hanno camminato sui miei capelli, sulle mie mani. C'erano anche due poliziotte nel furgone che mi trasportava in caserma, che mi hanno detto: “Tu credi che si faccia così in Africa?”...

Quando ho detto che ero Eunice Barber, il comportamento dei poliziotti è cambiato. Perché non l'ho detto prima? - si è chiesta l'atleta - perché voglio vivere come tutte le persone del mondo. Voglio che mi si prenda per quello che sono, un essere umano».

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