Ci sono voluti sei anni e otto mesi, ma dal 1 dicembre il Teatro alla Scala avrà un nuovo direttore musicale. Sarà il maestro Daniel Barenboim a ricoprire il prestigioso incarico, vacante dal 2 aprile del 2005 quando Riccardo Muti se ne andò, dopo un periodo tempestoso, dal vertice del teatro scaligero.
Lannuncio dellinvestitura in un comunicato di poche righe della direzione della Scala: «Con soddisfazione e orgoglio il sovrintendente Stéphane Lissner vede il concretizzarsi di un rapporto stretto con uno dei più grandi direttori del nostro tempo, che nei recenti cinque anni di collaborazione ha dato un forte impulso all'attività del Teatro e con questa scelta ha preso una decisione importante nella sua attività artistica internazionale». La nuova nomina a direttore musicale lo impegnerà fino al 2016 per quindici settimane all'anno, circa quattro mesi, tra opere, concerti e tournèe.
Daniel Barenboim, sessantanove anni, nato a Buenos Aires da genitori ebrei russi, è uno dei pianisti e dei direttori dorchestra più celebri al mondo: alla Scala è approdato nel 2006 con il titolo di «maestro scaligero», ovvero direttore che fa parte della storia del teatro, come, prima di lui, lo erano stati Toscanini, Karajan e pochi altri, ed è salito sul podio milanese per dirigere molte opere liriche, comprese Carmen e Valchiria, le ultime due prime scaligere. Ma Daniel Barenboim non è soltanto apprezzato ad ogni latitudine come un autentico poeta della musica, ma anche per il suo impegno civile: con lo scrittore Edward Said nel 1999 ha fondato la West Eastern Divan Orchestra, un'orchestra sinfonica composta da musicisti israeliani e palestinesi con lo scopo di favorire il dialogo tra musicisti provenienti da culture e Paesi storicamente nemici.
Forse anche per questo la nomina di Daniel Barenboim è stata accolta con favore da tutti gli esponenti del mondo culturale e politico milanese. «Con questa scelta il Teatro alla Scala si conferma ancora una volta un punto di riferimento della cultura e della musica a livello internazionale», ha sottolineato Giuliano Pisapia, sindaco e presidente della Fondazione Teatro alla Scala.
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