Basilea III, le nuove norme spingono i titoli bancari

Dopo l’iniezione di fiducia per l’esito positivo degli stress test, il settore bancario italiano ha vissuto una nuova giornata positiva beneficiando delle nuove indicazioni sulle norme di Basilea III meno stringenti per le banche e di alcune trimestrali positive nel comparto come quelle di Ubs e Deutsche Bank. Il gruppo dei governatori e dei supervisori del Comitato di Basilea, accogliendo le richieste degli istituti, ha raggiunto un accordo che allenta i requisiti sul capitale e sulla liquidità delle banche, introducendo tempi più lunghi per l’applicazione delle nuove norme. In particolare, tra le novità positive più rilevanti per le banche italiane vi è quella relativa al credito di imposta e le partecipazioni in società finanziarie. In base all’accordo, infatti, la deduzione al capitale partirà quando le voci sulle partecipazioni finanziarie, servizi sui mutui, e crediti di imposte supereranno il 15% a livello aggregato della componente equity del Tier 1.

«Le imposte differite sono una voce abbastanza grande nei bilancio di molte banche a causa della porzione di perdite di crediti che non sono deducibili in base al regime fiscale italiano», commenta Banca Akros. Tra le banche italiane che possono beneficiare maggiormente della nuova normativa l’istituto cita Banco Popolare.

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