Bassanini contro Prodi: con lui troppi ministeri, costi alle stelle

L'ex ministro della Funzione pubblica, esponente diessino, rinfocola la polemica sui costi della politica e se la prende con il Professore

Roma - "La mia riforma, intanto, è una riforma generale della pubblica amministrazione e quello relativo alla riduzione dei ministeri ad un massimo di 12 era solo un capitolo di quella legge". Così l ex ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, in un'intervista a Gr Parlamento. "Altri capitoli hanno resistito, questo no, e, diciamo la verità, non tanto per colpa di Berlusconi ha aggiunto che si è limitato ad aumentare i ministri da 12 a 14, quanto per l'attuale Governo composto da 102 membri, compresi 26 ministri". "Ciò ha sottolineato l'esponente diessino è anche la conseguenza di una pessima legge elettorale che ha moltiplicato la frammentazione dei partiti, ciascuno dei quali vuole la sua parte. Quando una coalizione è composta da più di dieci partiti, la tendenza ad aumentare le poltrone diventa molto forte e ci vorrebbe un Presidente del Consiglio molto determinato per evitarlo".

"Il ddl del Consiglio dei Ministri sui costi della politica ha concluso Bassanini è un primo inizio nella giusta

direzione, ma c'é molto altro da fare su questo argomento. Come la proliferazione di incarichi di consulenza e di altri sprechi o la proliferazione di società non sempre necessarie", ha puntualizzato infine l'ex ministro.

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