Macché pari opportunità. Lofficina mica è una grande opportunità, pensano le giovani padovane. Che ci vadano i maschi a studiare per diventare grandi tecnici e, chissà, un domani magari ingegneri. Così, per questa idiosincrasia tutta femminile nei confronti di meccanica, elettrotecnica, termotecnica, lIstituto tecnico industriale Guglielmo Marconi di Padova è diventato un laboratorio di ricerca sulle classi separate. Be, più che separate, esclusivamente maschili, visto che di femmine ne sono rimaste solo due, che peraltro frequentano il quinto e ultimo e a giugno faranno lesame di maturità. A meno che non si decida di bocciarle per preservare la specie. Al momento non cè nessuna ragazza che abbia compilato il modulo per entrare nelluniverso dellistruzione tecnica. «Sono passati i tempi in cui si pensava che le materie tecniche fossero riservati ai maschi. Credo, purtroppo, che nei confronti del Marconi ci sia uno sciocco pregiudizio». Femminilità e tornio non sono antitetici, secondo la preside, e servirebbe una campagna martellante per convincere quelle smorfiosette che magari si iscrivono alle scontate classi miste del liceo solo perché ci va il bel tenebroso griffato Dolce e Gabbana. «Ragazze - è il suo accorato appello pubblicato sul Mattino - superate questa brutta mentalità e venite a studiare al Marconi.
È una scuola ultraqualificata, che assicura il diploma e un lavoro garantito. Non in tuta blu, ma in camice bianco». Trentotto classi di maschi, tante sono quelle del Marconi, attendono che la prima coraggiosa ragazza si faccia avanti. \«Basta classi di ragazzi, voglio anche donne»
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