«Basta, demolite gli abusi dei rom e chiudete il campo di Martirano»

Il «più grande abuso edilizio mai visto dentro il Parco Sud» non può più passare inosservato. Il caso dal quartiere passa al Consiglio di Zona 7. E da lì sbarca a Palazzo Marino. Si parla della costruzione e del moltiplicarsi di insediamenti irregolari di nomadi nell’area di Muggiano, estrema propaggine su-ovest del Comune di Milano. Il «Giornale» ha raccontato ieri, riportando le voci dei comitati di quartiere, di almeno otto nuclei irregolari di edificazioni sorte nel corso degli anni oltre al campo regolare. Costruzioni per tutti i gusti e per tutte le tasche. Dalle baracche ai manufatti in muratura di via Martirano, ai camper e alle villette con piscine e cancelli automatici verso Cusago. I residenti, inoltre, riferiscono di strani roghi appiccati ai campi coltivati. Di «contadini intimoriti» ha parlato Francesco De Carli, ex presidente di Legambiente Milano Ovest, che ha denunciato il fenomeno - appunto - come la più grave vicenda di abusivismo che si sia mai registrata nel Parco Sud, un’area vincolata all’interno della quale nessuna attività edificatoria oggi è consentita - salvo a quanto pare quella dei nomadi, che fin dagli anni Ottanta-Novanta hanno acquistato regolarmente piccoli appezzamenti di terra, pagandoli addirittura più del loro valore, per poi costruirvi opere di ogni tipo - secondo loro condonate in tutto o in parte.
Il fenomeno dell’abusivismo, in questo caso, porta con sé delle conseguenze evidenti sul piano della sicurezza, basti pensare che proprio da Muggiano provenivano i due nomadi che, reduci da un furto in un bar-tabaccheria, travolsero e uccisero il povero Pietro Mazzara, 27 anni, a Quarto Oggiaro, a giugno scorso. La gente del posto lamenta la pericolosità delle scorribande di auto che a tutta velocità percorrono gli angusti sentieri di campagna, tanto che - dopo le otto di sera - nessuno mette il naso fuori di casa. Lo denuncia il consigliere di Zona Antonio Salinari, che con i colleghi di gruppo del Pdl ha deciso di presentare una mozione per dire basta. Significativamente, il documento parte però proprio dal verde, dai progetti già avviati per questa bellissima fetta di Parco Sud. Piani avviati, finora condivisi da Comune, Regione, Parco agricolo, e secondo il Pdl già finanziati. L’obiettivo? La realizzazione del Parco agricolo di Muggiano, chiesto dagli agricoltori della zona, occasione unica per recuperare e salvaguardare la vocazione agricola della zona, anche in vista di Expo: «É un progetto totalmente verde - dice Salinari - noi parliamo di coinvolgere i cittadini, le scuole, le associazioni di anziani e magari di persone diversamente abili, in questa impresa di salvaguardia del verde agricolo e della cultura agricola di questa zona. Non vogliamo costruire, non vogliamo cemento. Crediamo che la sinistra possa condividere questa impostazione». Condizione preliminare, ovviamente, è lo smantellamento di tutti i fenomeni di abusivismo edilizio che si sono verificati in zona, siano essi stati realizzati da cittadini italiani o stranieri, nomadi o meno.

Per questo il Pdl chiede che il Consiglio di Zona deliberi «di impegnare l'Amministrazione comunale ad avviare tutte le procedure necessarie» alla realizzazione dell’area protetta delle cascine e degli agricoltori «previa eliminazione del campo nomadi di via Martirano» e abbattimento delle ville e altri manufatti abusivi, e l’acquisizione delle aree private o attraverso il meccanismo della perequazione o tramite esercizio di esproprio per utilità pubblica.

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