Basta apartheid: cani e padroni assieme a farsi il bagno su tutte le spiagge italiane. Un  «salto» culturale inedito, per il nostro Paese, che gli amici a quattro zampe è solito  abbandonarli sulle autostrade all'inizio delle vacanze. Ci voleva una ministro del turismo  animalista convinta,  Maria Vittoria Brambilla, per provare a cambiare abitudini e pregiudizi  degli italiani. «Ovunque in Italia si potrà fare il bagno con il proprio animale -  annuncia  raggiante la Brambilla in un'intervista al settimanale Gente in edicola - : così invogliamo  anche gli stranieri a venire da noi. Per questo ho ideato un'ordinanza: i comuni che aderiranno  all'iniziativa verranno premiati. 
 «Si tratta - spiega il ministro - di una decisione che non comporterà spese aggiuntive per il  Comune: con il prototipo di ordinanza che ho predisposto si chiede solo ai sindaci di destinare  un tratto di costa a chi vuole fare il bagno con il proprio cane. E le località aderenti  potranno contare su una particolare promozione da parte del ministero del Turismo grazie al sito  www.turistia4zampe.it. 
 Dopo tutto - aggiunge la  Brambilla -, in Italia una famiglia su tre ha un animale domestico. Già siamo riusciti ad aumentare gli hotel attrezzati per ospitare gli amici quattrozampe. Ora  tocca alle spiagge». 
 Sul totale dei vacanzieri che hanno pianificato una vacanza in agosto (22 milioni contro i 19  milioni dell'anno scorso), circa 1 milione, pari al 4,6 per cento, porteranno con sé il loro  animale domestico. Anche nel mese di luglio, dei 12 milioni di italiani che hanno effettuato  almeno un soggiorno di vacanza, il 4,4 per cento ha portato con sé il cucciolo di casa (528 mila  italiani).
Basta discriminazioni: il turista perfetto cercherà una «spiaggia da cani»
Il ministro Brambilla promette speciali forme di promozione per i Comuni che destineranno gratuitamente tratti di costa per i bagni degli amici a quattro zampe, come avviene in gran parte del mondo. «Così invoglieremo anche gli stranieri a venire da noi», spiega
					Commenti
				
				Pubblica un commento
	
		Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.