«Ci mancava anche questa Società dello sport! Non bastava quella serie infinita di carrozzoni pubblici che servono solo ad assegnare incarichi di consulenza e gettoni di presenza agli amministratori temporaneamente disoccupati...»: Giuseppe Costa, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, ha digerito tutti i panettoni di Natale, ma non questo boccone di San Silvestro, servito quasi di nascosto dal Comune di Genova sotto forma di «società di gestione degli impianti sportivi» della città. E non basta il bicarbonato a mandare giù il rospo: «Ma come? - si inalbera Costa - In questi ultimi anni abbiamo assistito alla costituzione, con le risorse comunali, cioè dei cittadini genovesi, di numerose società per azioni di cui ormai si è persa addirittura la cognizione, e che non sono riuscite a risolvere nessuna delle problematiche per cui erano state create. Basti pensare - fa sempre il capogruppo azzurro, masticando amaro - al disastro finanziario dellAmt, lazienda di mobilità e trasporto urbano che incamera debiti con andamento inversamente proporzionale al numero di passeggeri che ospita a bordo».
Ebbene, allora perché perseverare in modo tanto diabolico? La risposta, se la dà lo stesso Costa: «Ci sono tanti motivi, per comportarsi così male. Ma io mi limito a denunciare la politica di deresponsabilizzazione che sostituisce quella, accampata a più riprese dal Comune, che dovrebbe privatizzare e esternalizzare i servizi, per ridurre i costi». In realtà, aggiunge il rappresentante degli azzurri nella Sala rossa di Tursi, moltiplicare questo tipo di strutture si traduce in maggiori spese, minori regole per quanto riguarda i criteri di assunzione, minori controlli di gestione sugli impianti pubblici da parte del consiglio comunale, duplicazione di competenze (per via delle risorse interne allamministrazione che risultano inutilizzate) e, infine, scarsa o nulla attenzione da parte della comunità dei cittadini. Anche per questo, Costa vuole vederci chiaro: «Certo. Voglio vederci molto più chiaro di quello che vuol farci vedere il Comune. È inaccettabile, in particolare, che compiti specifici dellente locale vengano affidati a soggetti esterni alla pubblica amministrazione. A questo punto, non mi resta che chiedere una mozione urgente sullargomento, da discutere e votare in consiglio comunale, per chiarire una volta per tutte, e alla luce del sole, quali sono le vere ragioni che spingono il sindaco Pericu, la giunta e la maggioranza di sinistra che lo sostiene ad approvare provvedimenti di questo (cattivo) genere».
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