Ed ecco che Musso, rotti gli indugi, decide di candidarsi a sindaco di Genova (il Giornale. Trafiletto a firma FeR del 5 gennaio 2011). Non si sa chi e quanti lo voteranno ma dobbiamo dargli atto che, come transfuga, abbondi nel coraggio e non gli manchi la faccia tosta. Se poi richiamiamo alla mente come è stato nominato senatore nelle liste del Pdl, ai tentativi maldestri - sin da inizio legislatura - di mettere in difficoltà Berlusconi, laiuto dato alle sinistre nelle manovre di palazzo per tentare di rovesciare un Governo scelto democraticamente dalla maggioranza degli elettori italiani, vien naturale da rimuginare che sia proprio lui il rappresentante perfetto dei politicanti che considerano il Popolo Sovrano un ammasso di sempliciotti imbranati da utilizzare ed imbonire sino a quando non hanno depositato la scheda elettorale nellurna. Dopo, ogni politicante che abbia ottenuto il seggiolone, può impiparsene dellelettore ed il Popolo Sovrano ritorna ad essere un impiccio.
Scrivevo pocanzi che non è dato sapere se e quanti sceglieranno Musso sindaco poiché lelettore non dimentica chi lo ha tradito ed anche chi da questo tradimento avrebbe potuto ricavarne benefici si guarderà bene dal dare fiducia a chi non la merita. Il voltagabbana viene guardato con molto sospetto; può fare affidamento solamente su se stesso e sugli opportunisti che gli ronzano attorno.
E poi, avete provato a tastare il polso a compagnucci e cattocomunisti? Musso veniva portato in palmo di mano da loro - almeno nella zona rossa dove io abito - quando sembrava riuscisse, assieme ad alcuni suoi sodali, a mettere in serie difficoltà il Berlusca ed additavano come salvatore della patria il professorino che si ribellava al Cavaliere. Non è passato molto tempo da allora ma sono cambiate moltissime cose. Musso ha deluso quasi tutti e laver riempito paginate di giornali nel tentativo di far capire il perché del suo comportamento ha incasinato ancor di più la sua precaria posizione. È la politica politicante e chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Benché alcuni ritengano Musso una risorsa, sono moltissimi a valutarlo una sventura e Genova, la nostra sfortunata città, non ha bisogno di altre sorti avverse.
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