da Firenze
Basta con «i baronati universitari, la casta dei mandarini che passa da incarichi elettivi ad agenzie regionali e le imprese che puntano solo a risparmiare sulla previdenza». È un fiume in piena lex presidente del Consiglio Giuliano Amato parlando di fronte ai ragazzi toscani riuniti a Euroforum. «Perché la mia generazione - aggiunge il senatore del gruppo misto - non sottoscrive un contratto in cui chi ha più di 65 anni si impegna a rifiutare gli incarichi?». Un documento del genere è allo studio in sede europea, ma solo da far sottoscrivere ai trentenni di oggi, come impegno per il futuro. «A livello regionale e statale - ha spiegato Amato - abbiamo creato una casta di mandarini che se non sono eletti in consiglio regionale viene loro affidato un incarico in unagenzia, se poi lasciano lagenzia è perché vanno in Parlamento. È una casta chiusa in se stessa a cui si accede solo per cooptazione che impedisce ogni ingresso di forze nuove». Secondo Amato, «il mercato del lavoro è ingessato non certo per la legge Biagi, bensì per colpa di tutto il sistema».
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