«Basta insulti e violenze, ora dobbiamo salvare il salvabile»

Carissimo Massimiliano, purtroppo devo constatare, contrariamente al mio auto-augurio, che al peggio non c'è mai fine! Ed ora siamo giunti al peggio del peggio! Quando si arriva agli insulti, agli sputi, alle risse e ad altre piacevolezze del genere, vuol dire che si sta toccando il fondo. Capisco la delusione, lo scoramento, l'amarezza, lo sconforto, l'esasperazione dei tifosi (e mi ci metto anch'io tra loro) ma non sopporto né riesco a tollerare ogni gesto di violenza. Con questi atteggiamenti non si risolve alcunché. Anzi, si provocano ulteriori danni. È palese, inequivocabile che alla Samp sono stati procurati danni grandi come un grattacielo, e le responsabilità sono di tanti ma, a questo punto, come si diceva da ragazzi «quando ci si trova nella melma ( eufemismo...), non fate l'onda!!». Per salvare il salvabile, ritengo occorra invece molta calma e... gesso! Bisogna sopportare con infinita pazienza e cercare di aiutare in qualsiasi modo la squadra ad uscire dal pantano in cui si trova. L'incredibile ulteriore (ma non del tutto improbabile) retrocessione sarebbe un' insostenibile rovina.

Faccio quindi appello ai tifosi e simpatizzanti tutti: cerchino di dare una mano a Iachini (che non è certamente il solo ed unico artefice di tanta sciagura) e a quei giocatori che sentono ancora l'attaccamento alla maglia: ridare una certa serenità all'ambiente può essere di molto aiuto e potrebbe dare minore tensione e timore di scendere in campo e sbagliare ogni azione.
Molto cordialmente.

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