Basta l’Acquario «lager» per far vincere la destra

Basta l’Acquario «lager» per far vincere la destra

Caro Direttore, se il centro destra sapesse capitalizzare gli autogol che la sinistra ci ha proposto in questi mesi, avrebbe già vinto le elezioni regionali a mani basse.
Se i candidati girassero un po' di più sugli autobus, sui treni, nei supermercati e per i pronto soccorso genovesi ascoltando la gente, verrebbe a contatto con la realtà vera dei problemi e non quella dei facili e generici slogan a caratteri cubitali che invece ci propinano scambiandola per campagna elettorale.
Così capirebbero meglio quanto sono lontani dai problemi veri delle persone. Capirebbero realtà che funzionano come l'Acquario di Genova, definito dai talebani verdi alleati di Burlando «un luogo di detenzione», o quanto sia assurdo che una giunta comunale con una città groviera piena di buchi per le strade e senza veri collegamenti con il Nord, si occupi di fantomatici nuovi stadi, di moschee o di attacchi inutili ad una delle società calcistiche genovesi che tengono alto il nome di Genova dappertutto.
Aggiungo che la stessa giunta provinciale nei prossimi giorni, invece di occuparsi dei problemi dei cittadini del nostro bellissimo entroterra, si avventurerà in un altissimo dibattito sull'analisi del capello dei cacciatori genovesi. Non sapendo che per ottenere il porto d'armi è già necessaria una fedina penale pulita e un certificato di non utilizzo di alcuna sostanza psicotropa: neanche un Tavor, figuriamoci robaccia tipo cocaina e dintorni.


E mentre sentendo loro tutto va bene, mentre i partiti del no a priori imperversano, mentre l'ufficio invenzione belinate e complicazione affari semplici sforna ogni giorno proposte inutili ai problemi della gente ligure, le persone continuano a lamentarsi, probabilmente giustamente.
Ma, forse, invece di rifugiarsi nel nostro solito mugugno se anche chi si lamenta si desse un po' più da fare sarebbe meglio.
Iniziando ad andare a votare o a cambiare voto se necessario. Con stima. Un abbraccio.

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