Basta passeggiate a ostacoli, 500 euro di multa agli accattoni molesti

Tra il senegalese che vuol «regalare» il braccialetto della fortuna (ma costa un euro), il ragazzo che rifila la spilla o la cartolina in cambio di un’offerta o l’extracomunitario che insegue i passanti fino allo sfinimento per vendere un libro di ricette africane, attraversare piazza Duomo è diventata un’impresa. E non è l’unica passeggiata «a ostacoli». Il Comune viene in soccorso ai milanesi che vogliono camminare in città senza essere importunati in continuazione: oltre all’ordinanza per combattere prostituzione, graffiti e droga, il sindaco ne firmerà una «contro l’accattonaggio molesto». La multa, come per gli altri reati, arriverà fino a 500 euro. Nel mirino non ci sarebbe chi chiede l’elemosina agli angoli della strada (in quel caso chi decide di dare un’offerta lo fa spontaneamente e senza insistenze), ma chi insegue i passanti, li disturba. Una tutela specialmente nei confronti delle donne, che a volte offrono del denaro solo per paura. Ovviamente, precisa Letizia Moratti, «gradueremo» le sanzioni.
I testi sono quasi tutti pronti: questa settimana il sindaco metterà a punto «tutti gli interventi di recupero sociale», specie quelli collegati al provvedimento contro il consumo di droga. «Ovviamente - precisa - chi sarà obbligato a pagare una multa non avrà l’obbligo del recupero, ma ci è sembrato giusto dare un’opportunità di sostegno a chi è vittima di situazioni di devianza».
Sul provvedimento contro i writers e le multe che rischieranno d’ora in avanti, il sindaco assicura che «nessuno vuole negare spazi a iniziative artistiche, ma tra queste e gli scarabocchi c’è una bella differenza, e non è così difficile distinguere. Soprattutto, il tema è che nessuno imbratta a casa propria, e la città è la nostra casa». La Moratti ricorda che esistono già spazi, come in Triennale Bovisa, dove i graffitari possono esprimere liberamente la propria vena artistica, ma «sul tema graffiti non si tratta di dare solo un giudizio estetico, bensì di tracciare un confine tra quello che è legale e quello che è illegale».

Precisa meglio il vicesindaco Riccardo De Corato: «La tolleranza zero sarà nei confronti dei tag su muri e monumenti, gli scarabocchi. Non abbiamo mai parlato dei murales che possono piacere o no, ma almeno illustrano una scena. Se vengono fatti in periferia, su fabbriche dismesse e col permesso dei proprietari, non creano nessun problema».

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