«Basta soldi per tappare i buchi Credito alle imprese che meritano»

«Basta soldi per tappare i buchi Credito alle imprese che meritano»

Basta soldi «per tappare i buchi», Banca Carige vara la stagione della prudenza. Entro l’estate l’istituto di credito presenterà il piano industriale «che dovrebbe essere triennale e dentro a cui ci sarà il piano di espansione». Lo hanno annunciato il presidente Berneschi e il direttore La Monica dopo l’assemblea degli azionisti che si è svolta ieri. «La linea guida sarà la prudenza, come sempre per noi - ha detto Berneschi - Bisogna aiutare chi se lo merita, chi ha capacità di fare reddito, le imprese che possono sopportare un prestito e aiutare l’economia. È ormai finita l’epoca di erogare fondi per tappare buchi». I conti dei primi tre mesi del 2011 «non sono ancora chiusi ma i dati dicono che sono un po’ meglio del primo trimestre del 2010 - ha detto La Monica - anche se non come ci si aspettava. Siamo comunque in linea con il budget». «In generale c’è preoccupazione - ha aggiunto il direttore generale - perché con l’aumento dei tassi le aziende che erano bilico, che stavano in piedi perché c’era un costo finanziario molto basso possono avere dei problemi specie se la domanda reale non parte». Riguardo all’aumento dei tassi Bce, a Berneschi «sembra un po’ esagerato ipotizzare che possano arrivare al 3% entro l’ anno, anche se è difficile dire con certezza dove arriveranno. Un rialzo è necessario, mi auguro che sia graduale, senza scosse che potrebbero creare problemi al sistema». Buoni anche i bilanci. «La diminuzione dell’utile è molto leggera, al 13% - ha aggiunto La Monica - Se guardiamo gli utili nel triennio 2008-2010 rispetto a quelli 2005-2007, quindi ante crisi, Carige è una delle poche banche che gli utili ha aumentati invece di diminuirli. Il nostro obiettivo è il consolidamento nel lungo periodo e variazioni del 10% sono nella norma».

Qualche parola da Berneschi anche sui rapporti con l’immobiliarista Stefano Ricucci. «I rapporti tra banca Carige e Stefano Ricucci si sono interrotti nella primavera 2005 dopo una divergenza su un immobile», dice Berneschi, definendolo «cliente scorretto».

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