Basta vendere alcol agli under 16, è pronta l’ordinanza che lo vieta

Il testo bozza voluto dall’assessore alla Salute è sul tavolo del primo cittadino che lo esaminerà oggi pomeriggio Landi di Chiavenna: "Adesso il governo estenda le sanzioni anche per chi vende bevande ai minori di 18 anni"

Basta vendere alcol agli under 16, 
è pronta l’ordinanza che lo vieta

È già arrivata sul tavolo del sindaco, che oggi alle 17 esaminerà il testo, la bozza dell’ordinanza che vieta vendita, somministrazione, consumo e detenzione di alcol ai minori di 16 anni. Il giorno in cui entra in vigore l’ordinanza firmata dal sindaco di Monza Mariani, che appunto vieta la vendita di alcol ai ragazzi con meno di 16 anni, Landi di Chiavenna e il vicesindaco Riccardo De Corato incontreranno la Moratti per sottoporle la bozza dell’ordinanza. Il testo, però, arriva «ridimensionato» rispetto alla proposta iniziale di vietare alcol agli under 18: «Ho dovuto fermarmi a 16 anni perché l’articolo 689 del codice penale punisce chi somministra alcol ai minori di 16 e non di 18, e gli atti amministrativi devono recepire la legge nazionale. «Mi chiedo come mai - attacca Landi - il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanardi, che si occupa di giovani e dipendenze, non si batta per proporre un disegno di legge che modifichi la legislazione in questo senso». L’ordinanza si estende anche ai distributori automatici di bevande alcoliche, come quello di via Cadibona, nei pressi dell’Ortomercato. Le sanzioni? Cinquecento euro di multa dell’ordinanza più una sanzione da 1289 a 3500 euro, fino agli arresti domiciliari. «Sono soddisfatto del testo perché tutela la salute dei giovani e contemporaneamente la pubblica sicurezza». A proposito di sicurezza, sono già 59 le multe comminate per le violazioni dell’ordinanza di novembre che vieta il consumo di alcol in luoghi pubblici quando crea situazioni di pericolo.
Allarmanti i dati in possesso del Comune: il 60 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 18 anni si è ubriacato almeno una volta, mentre in aumento sono i «binge drinkers», cioè chi beve fino a sballarsi. «Bisogna pensare anche ai ragazzi tra i 16 e i 18 anni» dice Landi che oggi presenterà la campagna «Bevi responsabilmente» in collaborazione con Martini Rossi, Assem, l’agenzia di servizi per la moda e i gestori dei locali della movida: si impegneranno a suggerire ai ragazzi di bere bevande con una bassa gradazione alcolica e contemporaneamente spiegheranno loro i danni connessi al consumo e all’abuso di queste sostanze.
«Da domani quindi - spiega De Corato - avvieremo l’iter su una base di discussione che è la bozza che abbiamo predisposto». L’ordinanza dovrà essere analizzata e condivisa anche dai colleghi di giunta, in particolare dall’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi, che aveva già offerto la sua collaborazione, dichiarando: «Non si tratta di proibizionismo, ma di attenzione ai giovani, che spesso non si rendono conto delle conseguenze dell’abuso di alcol».

Saranno coinvolti anche il collega ai Giovani Alan Rizzi e alle Politiche sociali, Mariolina Moioli. All’appello dovranno rispondere anche i commercianti, che avevano dato il loro placet all’iniziativa: «Vietare la vendita ai minorenni è cosa civile». Ultimo passaggio prima della firma, l’ok del prefetto.

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