Il bastardino a rotelle che insegue la vita

La storia di Hoppa, mi ricorda molto la vicenda di alcuni cani sfortunati, da una parte, ma fortunatissimi a livello di proprietari. Intanto chi è Hoppa. Si tratta di un bastardino di quattro anni che ha avuto la triste sorte di nascere privo delle due zampe anteriori, una malformazione piuttosto rara, ma molto grave. Il fatto, che in sé potrebbe essere relegato come notizia minore a margine di qualche rivista scientifica, ha invece attirato l'attenzione del mondo intero, quando la televisione israeliana si è occupata di lui. Hoppa è nato a Tel Aviv e, nonostante la sua gravissima malformazione, il proprietario, gli ha prestato tutte le attenzioni necessarie perché potesse sopravvivere. La sopravvivenza non era in discussione, ma, così ci raccontano la sua vicenda i media israeliani, il cane si procurava lesioni continue nel tentativo di muoversi, arrancando sulle zampette posteriori. Il veterinario chiamato a visitarlo aveva già espresso il suo convincimento. Meglio, per evitargli inutili e prolungate sofferenze, «metterlo a dormire», come usano dire gli inglesi.
Insomma, per Hoppa si profilava la soppressione eutanasica. Invece, della sua storia è venuto a conoscenza Avi Kozi, presidente della Società per la Protezione degli animali d'Israele, che ha deciso di adottare il cane, portarselo a casa e chiamare in causa l'Università di veterinaria di Tel Aviv e qualunque studente potesse ideare qualcosa in grado di aiutare il piccolo bastardino a muoversi senza ferirsi. Avendo saputo che negli Stati Uniti vi erano alcuni cani nelle condizioni di Hoppa che avevano ripreso a camminare attraverso ausili sanitari, si è scatenata una gara di solidarietà tra veterinari e studenti. Uno di questi, Nir Shalom, che in passato aveva già costruito dispositivi per animali disabili, ha costruito un ingegnoso «giubbotto a rotelle» grazie al quale il cagnolino può adesso muoversi agevolmente. Ora i veterinari e lo studente ingegnoso stanno studiando alcune protesi che potrebbero donare un'andatura quasi naturale a Hoppa, affrancandolo da quel dispositivo ingegnoso, ma speriamo transitorio, che lo ha fatto diventare ormai famoso in tutto il mondo come «the roller dog». Internet è piena di foto e videofilmati di Hoppa che cammina sulla sua «sedia a rotelle». Comunque, ci tiene a chiarire Avi, se anche le protesi non funzionassero Hoppa è felice lo stesso di «camminare» con le sue rotelle e ha dichiarato a Canale 10: «Penso che la speranza di qualunque cane sia quella di avere affetto e attenzione in ogni momento della sua vita da parte del proprio padrone».
A questo punto forse molti si chiederanno se tutto questo è giusto, se, per un cane, ne vale la pena.

Io la risposta l'ho trovata in un piccolo Yorkshire che, perso l'uso delle zampe posteriori, gira felicissimo da anni con il suo carrellino a ruote e in un giovane Pointer che, paralizzato dietro, il cacciatore ha deciso di tenere ugualmente e portarlo a «passeggiare» sollevando il posteriore con un piccolo paranco di sua costruzione. Cani felici di vivere e proprietari soddisfatti di potergli dare ancora il proprio affetto e ricevere il loro. Io, la risposta la conoscevo già.

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