«È bastato un sms di Thiago e Moratti ha dato l’ok per Parigi»

Fermo anche Samuel, la vecchia Inter si rompe e si riaggiusta. Un po’ troppo, per la verità. Nel frattempo Moratti sbraita e Ranieri, sempre più malfermo sulla sua panchina, si ispira da un faccia a faccia con i giocatori. Ieri lo ha attaccato anche Bonolis («Pensa troppo a difendersi») che, a sua volta, ha dimostrato di capirne poco dei problemi interisti. Contano i fatti. Ieri le analisi di Samuel hanno sentenziato: stiramento al quadricipite della gamba sinistra. Potrebbe recuperare per la sfida di Champions a Marsiglia (22 febbraio). Aggiungete che Sneijder continua ad essere in dubbio, Forlan e Stankovic si stanno riprendendo, domenica Maicon sarà assente per squalifica, Alvarez ha ripreso gli allenamenti, Guarin chissà quando ci sarà, Juan, nuovo arrivato della difesa, ha svolto per la prima volta un allenamento quasi completo con la squadra e capirete il futuro.
Intanto il caso Thiago Motta ha trovato un po’ di chiarezza. «Ranieri ha fatto di tutto per tenerlo. È stato il giocatore a voler scappare dall’Inter». Parola di Dario Canovi, procuratore del centrocampista. «Ranieri ha cercato di opporsi alla cessione fino all’ultimo giorno - ha spiegato Canovi - La volontà del calciatore è stata decisiva per convincere Moratti . Una sera Thiago ha scritto un sms al presidente in cui lo pregava di lasciarlo andare al Paris Saint Germain. La mattina dopo Moratti ha ceduto alle tentazioni di Motta. È la prima volta nella mia lunga carriera da procuratore che mi capita di vedere una cosa simile».


Canovi ha raccontato un altro retroscena: «La presenza dello staff medico dei francesi a Milano in quei giorni di fine gennaio è stata fondamentale. Erano venuti per le visite mediche di Thiago per il trasferimento a Parigi in giugno. Una volta concluse, Thiago ha voluto a tutti i costi anticipare il trasferimento».

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