Cronache

«Una battaglia di civiltà»

«Una battaglia di civiltà»

Il diritto di essere informati e di comunicare, anche se si è sordomuti: l’ha affermato con assoluta convinzione, nell’aula di Palazzo Spinola, il consiglio provinciale di Genova approvando la mozione presentata dal vicecapogruppo di Forza Italia, Lorenzo Zito, e in seguito fatta propria dalla generalità dell’assemblea. «Abbiamo stabilito - spiega Zito, all’indomani della votazione sulla proposta condivisa “trasversalmente“ dai colleghi - che ai sordomuti venga affiancata la figura di un interprete o di ausili tecnici alternativi in tutte le principali iniziative pubbliche della Provincia, in modo da rendere accessibile la pari opportunità di informazione ai soggetti portatori di questo tipo di handicap».
Il vicecapogruppo azzurro è partito dalla puntuale considerazione del fatto che, in questi anni, Genova si è caratterizzata per profondi cambiamenti, oggetto di iniziative, congressi, incontri e dibattiti organizzati dalle istituzioni su temi di grande rilievo: tutti eventi «che - sottolinea Zito - riguardano il futuro della città e, di conseguenza, dei cittadini che la abitano». Ma quando si dice «cittadini» si deve intendere la totalità dei cittadini. E quindi anche coloro che sono «diversamente abili», ma hanno gli stessi diritti degli altri. «Già l’evento di Genova 2004, capitale europea della cultura - aggiunge il battagliero esponente azzurro, non nuovo a iniziative di solidarietà - non ha raggiunto nell’identica maniera tutti i cittadini che ne avevano diritto. Un esempio sono proprio i sordomuti, portatori di handicap sensoriale, cui non sempre si è riservata la dovuta attenzione». Tutto ciò nonostante in consiglio provinciale lo stesso Zito e alcuni colleghi da lui sensibilizzati abbiano sollevato più volte il problema, mettendo anche in chiara evidenza le possibili forme di intervento.
Di recente, però, qualcosa si è mosso: nella programmazione delle iniziative inserite nell’ultimo «Piano di Formazione» della Provincia, è stata specificata la precisa volontà di porre attenzione al problema. Finché si è arrivati al voto unanime in aula: «Si è trattato di una battaglia di civiltà, vinta da tutti - insiste ora Zito -. Per questo mi sento di esprimere grande soddisfazione per l’accoglimento di una iniziativa di questo tipo. Finora chi è sordomuto non ha potuto conoscere direttamente nulla di quello che le istituzioni e la città stessa propongono. E questo è un grave deficit di accesso all’informazione. Se giustamente ci si impegna a superare le barriere architettoniche per i disabili, ritengo altrettanto doveroso - conclude il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale - occuparsi dell’ostacolo relativo alla comunicazione per chi non può sentire, anche se ne ha formalmente riconosciuti i diritti. Una città come Genova, è vero, poteva e doveva pensarci prima. Ma ben venga anche un provvedimento come questo: mi sono battuto nella convinzione che non ci si debba mai rassegnare con la scusa che è troppo tardi per migliorarsi e recuperare. I fatti mi hanno dato ragione.

E la vittoria premia adesso gli sforzi di tutti quelli che hanno condiviso con me un impegno di coerenza e di progresso sociale».

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