Descrivere tutti gli episodi di valore degli Alpini liguri è impossibile, ma alcuni nomi sono entrati nella leggenda. A cominciare dalla medaglia d'oro Maggior Generale Antonio Cantore, nato a Sampierdarena nel 1860, e primo comandante dell'8° reggimento Alpini. All'inizio della Grande guerra, durante un'esplorazione in Cadore, nel settore di Forcella di Fontananegra sulle Tofane, è colpito da un cecchino austriaco il 20 luglio 1915. È il primo generale caduto nella prima guerra mondiale. E gli episodi sanguinosi continuano. Nel giugno 1917, durante l'assalto alle cime dell'Ortigara, obiettivo strategico tra la Valsugana e Asiago, riconquistate dagli austriaci dopo epica resistenza degli Alpini, è coinvolto anche il sergente Giovanni Lombardo di Savignone, classe 1889, battaglione Ceva, che tra il 19 e il 21 giugno, a quota 2105, assume il comando dei resti della sua compagnia, dopo che erano morti tutti gli ufficiali, e li mantiene uniti sotto il fuoco, finché viene ferito, meritando la medaglia d'argento al Valor Militare.
Anche nella 2° Guerra mondiale gli Alpini liguri si distinguono su tutti i fronti. Coraggio, tenacia nelle situazioni più estreme e volontà di non abbandonare i compagni in pericolo, fino all'estremo sacrificio, sono le motivazioni di tante medaglie d'oro. Un esempio è il sottotenente Franco Sampietro di Rapallo, classe 1917, battaglione Morbegno, divisione Tridentina, caduto in combattimento sul fronte greco-albanese. E domenica 29 gennaio si è svolta, al Cimitero di Staglieno la cerimonia per ricordare i caduti e dispersi di tutte le guerre, rendendo omaggio alla tomba del sottotenente Carlo Gavoglio, del battaglione Cividale, divisione Julia, caduto in Russia, e ai cenotafi - monumento senza le spoglie del defunto ndr - dei tenenti Gildo Cuneo, morto a Tobruk nel novembre 1941, e Italo d'Eramo, battaglione Pieve di Teco, divisione Cuneense, caduto nella ritirata del Don, combattendo fino all'ultimo. Durante l'annientamento della divisone Cuneense sul fronte russo, muore eroicamente anche il colonnello Luigi Manfredi, classe 1896 di S.Ilario, comandante del 1° reggimento, mentre il sottotenente Eros da Ros, battaglione Verona, divisione Tridentina, cade a 22 anni durante lo sfondamento di Nikolajewka, permettendo ai superstiti di sfuggire all'accerchiamento. Altro esempio di altruismo estremo è il tenente medico Giuseppe Mendozza, del battaglione Pieve di Teco, che muore nel campo di concentramento sovietico di Krinovaya, prodigandosi durante le continue epidemie. Lo scorso 29 gennaio, gli alpini imperiesi hanno onorato la medaglia d'oro tenente Alessandro Anselmi, morto in Russia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.