«Cosa ho promesso a Berlusconi? Che gli porterò in dono la seconda città della Liguria. Ne ho la certezza più assoluta». Gianluigi Burrafato, candidato della CdL a sindaco di La Spezia, è entusiasta dell'incontro con il leader della coalizione: «l'impressione che mi ha fatto è di uno che camperà fino a cent'anni. Posso dirlo? È meglio dal vivo che in televisione». «Berlusconi - racconta Burrafato - ha detto che tra il centro destra e il centro sinistra in Italia ci sono quindici punti di distacco. Ebbene, questo risultato si ripercuoterà anche sulla nostra città, scardinando l'egemonia rossa».
L'aspirante primo cittadino spezzino è innegabilmente lontano dallo stereotipo del politico-manager tanto caro a Berlusconi: docente ed esperto di lingue e civilità antiche, accanito melomane («al Cavaliere dedicherei, visto che si deve conquistare Genova, il Simon Boccanegra di Verdi»), a tratti bizzarro nell'abbigliamento. Ma Burrafato e Berlusconi, a quanto pare, sono entrati subito in sintonia, tanto che il professore, dopo averlo «promosso per la padronanza di linguaggio e di esposizione, lui che è l'unico a parlare a braccio in un mondo politico dove tutti leggono discorsi scritti da altri», gli ha strappato la promessa della sua presenza alla Spezia quando la campagna elettorale entrerà nel vivo. «Vale a dire - sorride Burrafato - quando il centro sinistra avrà finalmente espresso il proprio candidato».
D'altra parte, la presenza di Burrafato e dell'altro aspirante sindaco CdL in un grande centro della Liguria, il rapallino Mentore Campodonico, era stata preparata da una documentazione scritta sottoposta a Berlusconi, allo scopo di fargli conoscere meglio i due aspiranti sindaci. Che, allla fine della giornata, si sono prestati ad una improvvisata seduta fotografica sotto il palco in compagnia del leader. Gli scatti dovrebbero rappresentare uno dei pezzi forti della campagna elettorale alla Spezia e a Rapallo.
Anche per il candidato della città del Tigullio si è trattato di «una giornata estremamente positiva, l'avvio migliore per la campagna elettorale. Ha fatto bene Berlusconi - prosegue Campodonico - a dare un forte significato politico alle elezioni in Liguria: proprio da qui dovrà partire un segnale di inversione di tendenza».
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