da Firenze
«Gli italiani si meritano una tv migliore». Lo ha detto Pippo Baudo a Certaldo, in provincia di Firenze, dove venerdì sera ha ritirato il premio «Calindri», intitolato al grande attore toscano di nascita ma milanese dadozione, scomparso novantaduenne nel 1999. Superpippo ha risposto alle domande del pubblico, quasi tutte ovviamente di sapore televisivo e come è suo costume si è tolto più di un sassolino dalla scarpa.
«La televisione mi ha dato la vita, la ragione di essere» ha puntualizzato Baudo, che lanno scorso aveva avuto forti contrasti con la Rai, tanto da essere licenziato da Viale Mazzini, fino alla recente rappacificazione con relativo reinserimento nei ranghi. Pace con la quale era tornato a condurre in prima serata su Raiuno lo show dantico stampo Sabato italiano, con esiti dascolto non esaltanti, tanto da essere puntualmente battuto dalla Corrida di Canale 5.
«Ma quando si guarda la tv di oggi - ha detto acido Baudo, con evidente riferimento alla Rai - si capisce anche perché la gente non vorrebbe più pagare il canone». Secondo il popolare conduttore televisivo cè un appiattimento del servizio pubblico sugli standard della tv privata e uneccessiva presenza di programmi spazzatura. «È bene che ci siano dei programmi che danno sfogo ai casi umani - ha aggiunto -, ma se il palinsesto si riempie di questi, allora è la pessima quantità a stabilire la qualità della televisione, e questo non è giusto».
Una sferzata Baudo, che non ha mai nascosto di provare una profonda antipatia per i reality show, lha data anche al pubblico della televisione. «Ora criticate tutti il Grande Fratello e Costantino, ma quando arrivate a casa ed accendete la tv ce li trovate e non la spegnete. Ecco, io ho paura di questa ipocrisia».
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