Cronache

Bazzani torna sotto i ferri e dice addio al campionato

Bazzani torna sotto i ferri e dice addio al campionato

Emmanuele Gerboni

Il sospetto è diventato una sentenza, che arriva direttamente da Perugia. Che riporta Fabio Bazzani sotto i ferri. Che rispedisce la Samp all’inferno, perché è la conferma che la iella è sempre una sgradita compagna di viaggio. Oggi ci sarà la seconda parte dei controlli, e si capirà qualcosa di più. Ma le notizie di ieri bastano e avanzano per togliere quel pizzico di ottimismo che c’era ancora. Perché Bazzani ha chiuso il suo campionato, durato il tempo di un amen, appena sei partite.
Sabato mattina dopo l’ultima prova sul campo (negativa), la decisione di tornare dal professor Giuliano Cerulli per un consulto. Il verdetto è stato questo, Bazzani si dovrà operare per la seconda volta. Oggi, però, si deciderà se procedere ad una semplice pulizia dell’arto, o effettuare un altro intervento chirurgico.
E per l’attaccante blucerchiato un’altra bastonata, dopo una stagione nata male (con l’infortunio di Trento) e continuata peggio con lo stop a Milano dopo pochi minuti. Nel mezzo, una manciata di partite in cui aveva dimostrato di essere tornato più forte di prima. Questo è lo specchio perfetto della stagione blucerchiata. Dove provi a riprendere fiato per un’altra corsa, ma c’è subito qualcosa che manda all’aria i piani.
E non mica facile pensare di fare i miracoli quando ti mancano per un pezzo due come Bonazzoli e Bazzani che la buttano dentro alla prima occasione. «Non è facile. Cosa succederebbe se togliessero Toni e Del Piero a Fiorentina e Milan? Avrebbero anche loro dei problemi. Bazzani è un giocatore molto importante per noi, ma dobbiamo andare avanti: ci sono Kutuzov, Foti e Colombo, in questo di difficoltà c’è bisogno di tutti. Punto molto soprattutto su Kutuzov, sarà lui a trascinare la squadra».
E c’è, ovviamente, anche Flachi nella lista. Novellino allarga il concetto, è un messaggio diretto al numero dieci blucerchiato: «Le qualità di Francesco non si discutono, ma non deve pensare al centesimo gol. Gli attaccanti possono attraversare periodi particolari in cui non segnano, ma hanno la possibilità di diventare importanti anche aiutando la squadra». Un invito piuttosto chiaro. Si riprende, quindi.
Nel mirino la partita con l’Inter, la possibilità di rimanere agganciati al treno conta. Anche perché là davanti non volano, e la Samp è sempre sulla scia. C’è un po’ di rammarico perché qualcosa manca tra Siena e Juve a livello di punti, ma non sotto il profilo del gioco.
Novellino è fiducioso per il futuro ma fa un appunto ai suoi allievi.

Non è piaciuta quella reazione che non c’è stata dopo il gol della Juve: «Dobbiamo migliorare dal punto di vista caratteriale: d’accordo, di fronte c’era una formazione di mostri, ma potevamo fare qualcosa di più dopo il loro vantaggio».

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