Attenzione: bisogna evitare di prendere decisioni di investimento soltanto sulla base del rating assegnato dalle agenzie a questo o quel prodotto finanziario. Lavvertimento viene dalla Banca centrale europea, ed è rivolto a tutti gli istituti creditizi dellEurozona.
È questa una delle tante lezioni impartite dalla crisi: le valutazioni delle agenzie di rating (Moodys, Standard & Poors, Fitch le più importanti a livello internazionale) hanno dato una deludente prova nella valutazione dellaffidabilità finanziaria, e pertanto la Bce «sconsiglia laffidamento esclusivo alle agenzie di rating perché queste potrebbero arrivare troppo tardi a modificare laffidabilità creditizia di una controparte». Le agenzie, scrive lEurotower, «non si sono dimostrate una fonte dinformazione soddisfacente». Occorre, invece, un monitoraggio diretto da parte delle banche del rischio di credito.
Secondo la Banca centrale, le infrastrutture dei mercati finanziari europei presentano un «buon livello di resistenza» alle crisi; tuttavia, alla luce delle esperienze più recenti, sussistono spazi di miglioramento soprattutto per quanto riguarda la gestione ottimale dei casi di default. Bisogna inoltre creare le infrastrutture necessarie alla gestione delle operazioni sui derivati over-the-counter, aumentando la stabilità, la resistenza e la trasparenza dei mercati.
La Banca centrale ha presentato, davanti al Parlamento europeo, un rapporto annuale non incoraggiante dal punto di vista delleconomia reale. La ripresa, afferma la Bce, rischia di perdere slancio nei prossimi trimestri anche in quanto la disoccupazione «continuerà ad aumentare per qualche tempo». Le politiche a sostegno del lavoro devono dunque puntare a «non trasformare il recente deterioramento del mercato del lavoro in un aumento della disoccupazione strutturale». Con un tasso di disoccupazione che in media ha superato il 10% nellEurozona, Germania e Italia se la sono cavata meglio degli altri Paesi, e questo grazie soprattutto alla cassa integrazione.
Anche sul fronte della finanza pubblica, le attese per il 2010 sono di un ulteriore peggioramento. Nella media il rapporto deficit-Pil raggiungerà, secondo le stime della Bce, il 6,9%, con tutti i Paesi dellEurozona che supereranno il limite del 3% previsto nel Trattato di Maastricht. «È di fondamentale importanza - scrive nel rapporto il presidente Jean-Claude Trichet - che i programmi di stabilità aggiornati di tutti i paesi euro siano sostenuti da misure correttive ben definite». È inoltre necessario definire chiaramente le tappe della exit strategy dalle misure straordinarie adottate per far fronte alla crisi.
Per quanto riguarda il sistema bancario, il rapporto ricorda che, nonostante il miglioramento della redditività, «le prospettive per la stabilità del sistema nellEurozona resteranno probabilmente sotto pressione per qualche tempo». Infine, unocchiata agli euro falsi: stanno aumentando, soprattutto nei tagli da venti e da cinquanta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.