Gian Battista Bozzo
da Roma
La Banca centrale europea chiede allItalia «importanti azioni di risanamento» del bilancio pubblico, da attuarsi con «significative misure supplementari». Lobiettivo del governo Prodi devessere quello di portare il disavanzo 2007 sotto il 3%, però a Francoforte rilevano che questanno la correzione dei conti sarà «minima o nulla» nonostante lincremento delle entrate fiscali dovuto alla maggiore crescita economica. Il nostro è uno dei cinque Paesi dellarea euro in cui levoluzione dei conti «è fonte di particolare preoccupazione».
Fra le riforme strutturali da attuare, la Bce definisce «cruciale» quella delle pensioni. Ma ormai appare chiaro che gli interventi sulla previdenza nella manovra 2007 saranno residuali. Il ministro del Lavoro Cesare Damiano nega che si voglia «far cassa» con le pensioni, e parla di «indicazioni» che saranno contenute nella finanziaria. Il prelievo straordinario del 3% sulle pensioni doro, oggi a carico di circa 700 persone che ricevono un trattamento mensile superiore a 13 mila euro, sarà probabilmente allargato a una platea più ampia, parlamentari compresi. È in arrivo un aumento del 4% per i contributi dei lavoratori para-subordinati. Potrebbero essere chiuse due delle quattro «finestre» per i pensionamenti danzianità fissate per il 2007. Spuntano lintroduzione di contributi figurativi per i periodi di disoccupazione (misura che non produce risparmi, anzi costa) e di un fondo per lemersione del lavoro nero. Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero ipotizza, a sua volta, il versamento volontario del Tfr nelle casse dellInps. Tutto questo non modifica di una virgola i grandi numeri della previdenza. La questione veramente calda, quella del superamento dello «scalone» legato alletà pensionabile, verrebbe eventualmente affrontata in un provvedimento a parte e «con gradualità, in una logica di incentivi e disincentivi leggeri», puntualizza Damiano.
Stretto fra i richiamo al rigore da parte dellEuropa e il niet della sinistra radicale agli interventi sulle pensioni, al ministro del Lavoro non resta che appellarsi ai «soci di riferimento»: i sindacati. Se Cgil, Cisl e Uil elaborassero una proposta unitaria, per il governo «sarebbe più facile arrivare a delle conclusioni», osserva. Ma nel sindacato cè maretta. Il solo Raffaele Bonanni si dice pronto a «trovare soluzioni che compongano i vari interessi, ma non certo puntando a soluzioni ad effetto come le pensioni doro». Il segretario della Cisl e quello della Cgil Guglielmo Epifani polemizzano persino sulla presenza nei giornali: «Bonanni fa troppe interviste», accusa Epifani. «Che le faccia anche lui», è la replica. Il segretario della Cgil ne ha un po per tutti: ««Penso che Padoa-Schioppa abbia sbagliato all'inizio le previsioni delle entrate ed ora più si trascina il problema e peggio è».
Nella chilometrica riunione di mercoledì sera a palazzo Chigi fra Prodi e i ministri economici si sarebbe discusso più di cuneo fiscale che di pensioni. Lo conferma lo stesso Damiano, che tuttavia non scende nei particolari. La riduzione del prelievo fiscale-contributivo (il cuneo, appunto) sulle retribuzioni dovrebbe essere collegata, secondo il ministro, soltanto ai dipendenti a tempo indeterminato. «Questo significa, fra laltro, che le assunzioni di questo tipo costeranno di meno», spiega. Arriva, inoltre, una conferma alle anticipazioni del Giornale sulla probabile decurtazione delle risorse destinate al taglio del cuneo fiscale: secondo il ministro dellAmbiente Pecoraro Scanio, il cuneo «può essere spalmato su due anni».
A poco più di tre settimane dalla data-limite di presentazione, la finanziaria è ancora in altissimo mare. La manovra per il 2007, già ridotta dagli iniziali 35 a 30 miliardi di euro, potrebbe perdere ancora qualche miliardo per strada, tanto che lo stesso Pecoraro Scanio dice che «alla fine, credo, sarà più vicina ai 25 miliardi».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.