Prato. Lapproccio con una prostituta gli è costato 400 euro. E lauto. Ma cotanta spesa non è legata alla tariffa della meretrice, quanto alle sanzioni amministrative previste da unordinanza firmata nellaprile scorso dallex sindaco di Prato, Marco Romagnoli, di centrosinistra, e rimasta in vigore dopo il cambio di giunta, ora guidata da Roberto Cenni (Pdl). Così, secondo quanto risulta ai carabinieri di Prato, la sorte ha riservato a un quarantaseienne la sventura di essere il primo uomo in Italia a vedersi confiscata lauto per essere stato trovato con una meretrice ai bordi di una strada.
Lordinanza parla chiaro: è vietato anche solo fermarsi con lauto per contattare «il soggetto dedito al meretricio». E il quarantaseienne è stato scoperto dai militari in atteggiamenti un po più espliciti: il 24 settembre - spiegano i carabinieri - alle 5 del mattino, nella piazza della stazione, stava facendo salire sulla sua Fiat Punto una giovane prostituta nigeriana. A quel punto, prima i militari hanno sequestrato lauto e poi la polizia municipale ha portato a termine le pratiche per la confisca. Ora quella Punto non è più del quarantaseienne, ma del Comune. A nulla è valsa la spiegazione delluomo, che ha fatto ricorso sostenendo che la giovane era una sua amica e che voleva solo accompagnarla a casa.
«Con ogni probabilità - spiega lassessore alla sicurezza del Comune di Prato, Aldo Milone - lauto sarà venduta allasta. Potremmo destinare il ricavato a uniniziativa sociale: certo, è una Punto vecchio modello, non saranno molti soldi ma, in questi tempi di crisi, tutto fa.
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