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«Beckham? Era un set» Sfottò tedesco al Milan

È cominciato lo sfottò sulla vicenda Beckham. Anzi ha già varcato i confini del campionato italiano. Le ostilità sono riprese ieri con un lancio d’agenzia proveniente dalla Baviera e contenente una lunga ironica riflessione firmata da Uli Hoeness, direttore generale del Bayern, presente a Dubai insieme col Milan per la preparazione invernale. «La differenza tra noi e loro è che il Bayern ha giocato a pallone mentre il Milan pensava di essere alle riprese di un film, come fossero a Hollywood» la frase rilanciata dall’agenzia Sid. «Io sono il manager di un club di calcio ed il mio lavoro non consiste nel far sì che la signora Beckham soggiorni nella grande suite di un hotel. Mi chiedo perchè il Milan abbia accettato tutte queste smancerie» l’aggiunta. Hoeness ha criticato anche l’amichevole con l’Amburgo: «Sembrava una messa in scena, mancava solo Steven Spielberg».
Da Dubai la replica di Adriano Galliani, vice-presidente vicario del club berlusconiano. «Data l’amicizia esistente tra la nostra società e il presidente del Bayern Monaco Karl Heinz Rummenigge, evito di rispondere al signor Hoeness» la frase che tradisce la sorpresa e il dispetto per un attacco considerato gratuito a tutti gli effetti.

Forse l’unica spiegazione razionale è data dal massiccio interesse dei media, e degli Emirati in particolare, nei confronti del Milan e di Beckham il cui arrivo sarà celebrato da FX (canale 119 di Sky) stasera con “speciale David Beckkham” della durata di un’ora.

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