da Roma
Dal Lussemburgo, sede della Banca europea degli investimenti, arriva unimportante apertura alla proposta lanciata da Giulio Tremonti a Cernobbio di trasformare la Bei in una sorta di «Cassa depositi e prestiti» europea, con lobiettivo di sostenere la crescita economica del continente con investimenti in infrastrutture.
È lo stesso presidente della banca, lex ministro belga Philippe Maystadt, ad accogliere positivamente linvito del nostro ministro dellEconomia. Sostenere lo sviluppo dellEuropa «è il ruolo al centro della missione della Bei - ha detto Maystadt - e la banca è pronta a impiegare tutti gli strumenti a sua disposizione per assistere i 27 Paesi membri dellUnione europea e rispondere alle sfide dellattuale crisi economica».
Oggi la Bei finanzia, tramite lemissione di obbligazioni, piani infrastrutturali nei Paesi europei. La trasformazione della banca in una sorta di «fondo sovrano europeo», auspicata da Tremonti, potrebbe essere possibile a patto di un mutamento statutario. La Bei non deve infatti acquisire partecipazioni in imprese (come, al contrario, fanno i fondi sovrani) e tuttavia il Trattato di Lisbona già dispone che in circostanze eccezionali il consiglio della banca possa stabilire partecipazioni come complemento di un prestito o a garanzia di esso. Alla fine del 2007, la Bei disponeva di un capitale di 2,8 miliardi di euro.
La possibile trasformazione della Bei in una «Cassa depositi e prestiti europea» o in un fondo per lo sviluppo dovrà essere studiata in sede europea.
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