Beic: chiesto processo per Boeri e Zucchi

La Procura vuole il rinvio a giudizio, l'archistar: "Resta la mia fiducia nella giustizia"

Beic: chiesto processo per Boeri e Zucchi
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La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per gli architetti di fama internazionale Stefano Boeri e Cino Zucchi e altri quattro imputati per la vicenda del concorso per la realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura. I due docenti del Politecnico erano nella commissione aggiudicatrice che nel luglio di tre anni fa ha proclamato vincitrice una cordata di cui facevano parte alcuni loro allievi o partner professionali, ora indagati, cioè Raffaele Lunati e Giancarlo Floridi, ricercatori sempre alla facoltà di Architettura, e Pier Paolo Tamburelli dello studio Baukuh. Coinvolto anche Andrea Caputo, il progettista che arrivò terzo al concorso. «Ho saputo dai media della richiesta di rinvio a giudizio per la vicenda Beic - interviene Boeri -. Confermo la mia fiducia nella magistratura. I miei avvocati stanno predisponendo una memoria difensiva che invieremo al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Milano».

Ora il giudice chiamato a decidere sull'istanza dei pm dovrà fissare un'udienza. La vicenda giudiziaria ruota attorno a un presunto conflitto di interessi. I reati contestati sono turbativa d'asta e, solo per Boeri e Zucchi, anche false dichiarazioni. Rispetto all'indagine originaria i pm Giancarla Serafini, Paolo Filippini e Mauro Clerici, con l'aggiunto Tiziana Siciliano, hanno stralciato, in vista della richiesta di archiviazione, la posizione di Manuela Fantini, e hanno cancellato dalle imputazioni una contestazione di falso in atto pubblico. Boeri arriverà appunto davanti al gup con una memoria difensiva, al momento non sarebbero previste richieste di riti alternativi.

I reati ipotizzati dalla Procura guidata da Marcello Viola erano nella sostanza stati riconosciuti dal gip Luigi Iannelli nel momento in cui, lo scorso 18 febbraio, aveva respinto la richiesta di arresti domiciliari per i due docenti e per Tamburelli, disponendo però per loro misure interdittive come il divieto temporaneo di far parte di commissioni per concorsi pubblici e di lavorare con la pubblica amministrazione. Boeri e Zucchi, rispettivamente presidente e componente della commissione giudicatrice del concorso, secondo l'accusa, non avrebbero dichiarato i conflitti di interessi, accademici e professionali, che li legavano al team che poi ha vinto. E anzi ci sarebbero stati presunti «accordi», documentati da chat, per assegnare nel luglio del 2022 quella gara indetta dal Comune.

Boeri, tra

l'altro, è a processo insieme ad altri imputati (con prima udienza fissata per il 26 settembre) dopo una delle inchieste della procura sull'urbanistica. In questo caso nel mirino dei pm è finito il progetto Bosconavigli.

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