Bravo, Adriano. Se invece che sul terremo dello scambio di idee fossimo su un campo a duellare, diremmo: Touché. Il tuo beau geste ci ha toccati. A bel gesto si risponde con bel gesto. Speriamo di rendertene uno uguale riconoscendoti la generosità e lo stile della tua scelta. Il Giornale con te non è mai stato molto tenero. Anzi. Più volte abbiamo contestato, polemizzato, ironizzato sulle tue esternazioni, sulle tue strampalate prese di posizione etico-morali o politico-ecologiche. Sulle tue uscite surreali e populiste. Ti è sempre stata riconosciuta - e non potrebbe esser il contrario - la tua grandezza di artista.
Ma abbiamo sollevato pesanti dubbi e sospetti sul tuo «secondo mestiere», quello di predicatore, di guru, di filosofo-re degli ignoranti. E abbiamo sempre detto che non ci convinci, che sei incomprensibile, che spesso parli da una posizione troppo comoda, che ti contraddici. Lo pensavamo, lo pensiamo ed è probabilissimo che lo penseremo ancora. Tornando a contestarti e ad attaccarti già dalla prossima volta, quando ti vedremo scivolare nuovamente nel tuo buonismo ecologicamente corretto, nei tuoi pacifici propositi demagogici, nel tuo ruffiano profetismo apocalittico. Lo rifaremo, domani.
Ma oggi, dopo che hai dichiarato di devolvere il tuo cachet in beneficenza a Emergency e a un gruppo di famiglie italiane in difficoltà, non si può che essere contenti. Per loro, che ricevono, e per te, che doni. Bravo, Adriano. Ora, certo, non mancherà chi ti contesterà comunque qualcosa. Che fai bella figura con i soldi dei contribuenti. Che facevi meglio a rinunciare completamente al compenso. Che comunque la cifra dell’ingaggio in questo momento di crisi del Paese e della Rai rimane immorale. Che tutta la faccenda è soltanto un’ulteriore pubblicità per te e il tuo clan. Che la vera beneficenza si fa in silenzio.
Che però, che ma, che se... Sai già cosa ti rinfacceranno. E noi sappiamo che risponderai con la cosa che ti riesce meglio. Il silenzio. In questo caso, è perfetto. Da parte nostra, intendiamo del Giornale, non possiamo che apprezzare la tua decisione. A priori e a prescindere.
Liberi naturalmente, già nel momento in cui metterai piede sul palco dell’Ariston, di tornare a punzecchiarti e ad attaccarti ogni volta che ce ne darai l’occasione. Che sappiamo non mancherà. Per il resto, buon festival.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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