Bruges - "E' stato come nei film". Ha raccontato alla stampa belga Ludwig Louwagie, il pilota dell’elicottero con il quale sono evasi ieri dal carcere di Bruges tre detenuti ai quali la polizia sta ancora dando la caccia. L’elicottero era stato noleggiato da una coppia che aveva detto di voler fare un giro turistico.
Un'evasione coi fiocchi Sorvolando lo stadio e l’ospedale, ha raccontato Louwagie, "essendo vicini alla prigione, l’ho mostrata io stesso ai passeggeri". E in quel momento, prosegue il pilota, "l’uomo seduto dietro di me ha estratto la pistola puntandomela alla tempia". Louwagie è stato così costretto ad atterrare nel cortile del carcere. Appena toccato il suolo, poco dopo le 17,30 di ieri, i tre detenuti sono saliti a bordo. Uno dei complici è rimasto a terra mentre il mezzo ripartiva in direzione di Bruxelles. L’elicottero si è poi posato in località Aalter, riportano i media belgi, dove i tre evasi si sono dati alla fuga abbandonando il pilota che ha lanciato l’allarme.
Il terzetto di evasi I terzetto di evasi è composto da Ashraf Sekkaki, Mohammed Johri e Abdelhaq Melloul Khayari, con diversi precedenti penali.
Il più pericoloso dei tre, Sekkaki, era soprannominato il "terrore dei commissariati" e non è la prima volta che fugge dal carcere. La sua precedente evasione risale al 2003, dal penitenziario di Turnhout, da dove era fuggito armato insieme a un complice- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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