Un paio di giorni fa in un’ intervista televisiva aveva ammesso chiaramente di aver abusato sessualmente di due suoi nipoti, descrivendo il tutto come una sorta di «gioco». Adesso l’ex vescovo di Bruges, Roger Vangheluw è scappato, dal convento di La Fertè Imbault, dove il Vaticano lo aveva inviato per «riflettere». «È andato via sabato sera», ha ammesso la madre superiore del convento della Fraternità di Gerusalemme, una comunità religiosa nel centro della Francia. Roger Vangheluwe, avevano appena finito di dire i presuli belgi, «ancora non sembra misurare l’estrema gravità delle sue azioni. Le sue dichiarazioni non corrispondono a ciò che è stato chiesto da Roma. Anzi l’intervista è estremamente offensiva per le vittime, per le loro famiglie e tutti coloro che devono affrontare il problema degli abusi sessuali. Anche per i fedeli, è uno «schiaffo». Come noi, riconoscono, «sono certamente disperati e confusi».
Inoltre, sottolineano, il tono dell’intervista è in «totale contraddizione con gli sforzi intrapresi negli ultimi mesi che mirano a prendere con serietà il problema degli abusi sessuali, l’ascolto delle vittime e la definizione delle misure appropriate».Confidiamo, concludono i vescovi, in un «suo ritiro nel silenzio all’estero per riflettere sulle sue azioni». Forse lo ha fatto. Da latitante.
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