È uno dei Paesi con il più alto tasso di biodiversità grazie alla conservazione delle sue risorse naturali, dove oltre il 90% del territorio è ancora ricoperto da foreste incontaminate e protetto da una delle barriere coralline tra le più ricche dei Caraibi, dichiarata Patrimonio Mondiale dall'Unesco. In questo territorio, dove l'aggettivo «paradiso terrestre» non è sprecato, sorge il Belize. Un fazzoletto di terra tra Yucatan e Guatemala, che sprigiona una forte atmosfera africana, grazie a una numerosa comunità di colore discendente dagli schiavi. Gli abitanti sostengono che il Belize (Stato di 23mila chilometri quadrati abitato da solo trecentomila persone) è cambiato poco da quando è stato rifugio dei pirati inglesi che si nascondevano dagli spagnoli: il contatto con la natura è diretto, e nonostante il turismo sia la prima fonte di guadagno dell'intero Paese e il governo abbia investito parecchio per il suo sviluppo, questa terra resta ancora una delle poche mete per una vacanza all'insegna della tranquillità. Giungle impenetrabili e isole disabitate - dove sorgono rovine delle civiltà Maya - resistono all'invasione dell'uomo e sono ancora poco frequentate dai turisti: all'interno la foresta di Petén ospita una fauna e una flora ricca e variegata, habitat ideale per specie rarissime e custode di antiche città Maya come il sito di Cerros, alla foce del New River. La costa offre alcuni tra i più bei luoghi per la navigazione da diporto nel mondo: si affaccia sul mare dei Caraibi, che qui prende il nome di mar delle Antille, ed è un susseguirsi di spiagge di sabbia bianca, cayes, barriera corallina (quella del Belize, che si estende per 290 km, è la seconda più grande del mondo dopo quella australiana) e oltre duecento isole, alcune delle quali portano i nomi di chi le ha scoperte. Al largo dell'estremità meridionale dell'isola di Ambergis Caye, c'è uno dei luoghi più affascinanti del viaggio: la riserva marina di Hol Chan che ospita una foresta di spugne e coralli tanto fitta da rivaleggiare con la vegetazione sulla terraferma. Il mare è talmente poco profondo che anche il nuotatore più prudente può godersi lo spettacolo semplicemente indossando una maschera: facendo snorkeling si avvistano razze, cernie, squaletti e centinaia di varietà di pesci da barriera.
Il modo migliore per scoprire e vivere le isole è via mare: a San Pedro, cittadina sull'isola Ambergis Caye (alla quale Madonna ha dedicato la canzone La isla bonita) e Placencia, località a sud famosa per una spiaggia lunga sedici miglia, si possono noleggiare comodi (anche se non molto moderni) catamarani. La navigazione, grazie ai venti alisei, costanti e mai troppo forti, la distanza tra ancoraggi e alla pressoché totale assenza di onda, è davvero alla portata di tutti.
Due gli itinerari previsti: uno a Nord, verso Caye Caulker, St. George's Caye, Tobacco Caye; l'altro punta a Sud, verso il Guatemala, dove ci sono la maggior parte delle isole disabitate.
La stagione secca, da novembre a maggio, è quella migliore per godersi le spiagge. Non fa troppo caldo, piove poco (le precipitazioni iniziano a metà giugno e durano fino a fine ottobre) e la temperatura media è 27 gradi. Purtroppo è anche la stagione più turistica - l'affollamento è comunque relativo - e i prezzi sono più alti rispetto al resto dell'anno.
La proposta di Konrad Travel (tel. 06.87462 909; www.konradtravel.com), tour operator specializzato nelle destinazioni del Continente Americano, si chiama Belize Rainforest & Reef e comprende 7 notti (2 a Belize City, 2 a Cayo District e 3 a Ambergris Caye) in camera doppia, hotel categoria standard con trattamento di prima colazione, escursioni con pranzo, servizio di guide, ingresso ai parchi, voli interni, trasferimenti aeroporto-hotel; le quote partono da 1.390 euro a persona. Le crociere sono invece organizzate da Windward Island (www.windward-islands.net; tel. 329.7874001). I prezzi partono dai 5.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.