(...) come sempre con ingresso gratuito per tutti, sei palazzi storici , sedi di importanti istituti di credito, scrigni preziosi di affreschi, marmi policromi, celebri quadri e preziosi arredamenti.
Come di consueto, levento, che si svolge contemporaneamente in 19 regioni italiane per un numero complessivo di 106 palazzi aperti su tutto il territorio nazionale, ha ricevuto lalto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali.
Insieme a Roma, a Milano e a Firenze, Genova si distingue per essere tra le città con il maggior numero di edifici storici aperti al pubblico, oltre che per la bellezza e la sontuosità degli stessi. E tra questi spicca senza dubbio la Sede Centrale della Banca Carige, a un passo da Piazza De Ferrari, nei cui locali è possibile ammirare, insieme a un suggestivo panorama del centro storico, le raccolte darte che la Fondazione Carige ha raccolto negli anni, con acquisti da importanti collezioni private, privilegiando larte ligure e genovese in particolare. Per quanto riguarda la Cassa dei Risparmio, sarà inoltre possibile visitarne anche lagenzia ospitata nella ex Chiesa di Santa Sabina, sita nellomonima piazza, nel cui salone si stagliano, scenograficamente illuminate, due absidi restaurate e la preziosissima pala daltare la «Santissima Incarnazione» di Bernardo Strozzi.
Altra irrinunciabile tappa in questo sabato di arte e cultura è indubbiamente Palazzo Spinola dei Marmi, che ospita il Banco di Sardegna, dove soggiornò Giuseppina, moglie di Napoleone Bonaparte, e vi si svolsero i preparativi della sommossa che, nel 1797, segnò la nascita della Repubblica Ligure.
Sempre allantica nobile famiglia genovese degli Spinola appartenevano altri due di questi gioielli architettonici visitabili sabato prossimo, affacciati entrambi su via Garibaldi e sedi rispettivamente della Banca Popolare Italiana e della Deutsche Bank. Era invece di proprietà della famiglia Doria Palazzo De Ferari, che ospita oggi la Banca di Roma, il cui nucleo più antico risale addirittura al 1437.