«Bene la Banca per il Sud Che aiuti davvero le Pmi»

nostro inviato a Cernobbio

A Carlo Sangalli, numero uno della Confcommercio, chiediamo in modo diretto: come si sta muovendo il governo, presidente?
«Ho apprezzato - risponde - il piano per il Mezzogiorno. E ho apprezzato l’annuncio della Banca del Sud».
Che cosa si aspetta dal nuovo istituto?
«Che sia al servizio delle piccole e medie imprese. Mi auguro che serva a costituirne di nuove e a rafforzare quelle esistenti. In più conto che favorisca la realizzazione di infrastrutture: un problema cruciale per il Mezzogiorno. Le Regioni meridionali sono essenziali per far riprendere la via dello sviluppo all’intero Paese».
Gli interventi necessari?
«Occorre una consapevole attenzione verso il Mezzogiorno, e il governo si sta muovendo bene in questo senso. Poi è necessario che tutto questo venga collegato con un rigoroso impegno sui temi della legalità e della sicurezza».
Un macigno, vero?
«Secondo i nostri calcoli, la criminalità blocca l’8% dell’intero Pil dei servizi nelle regioni del Sud. È necessario scardinare queste pratiche per ridare al Sud la possibilità di crescere e di svilupparsi».
Siamo prossimi alle elezioni regionali. Che cosa si aspetta da questo voto?
«Mi aspetto che gli assetti che usciranno dalle urne rispondano alle attese delle risorse che l’Italia deve mettere in campo per rafforzare la crescita».
Come devono essere indirizzate queste risorse?
«Alle piccole e medie imprese, con uno sguardo particolare ai servizi e al turismo».
Ci indichi tre punti essenziali per uscire dalla crisi.
«Più che priorità, vorrei esprimere un concetto. Ci sono timidi segnali di ripresa: incoraggiamoli. Rafforziamoli. Facciamo in modo che diventino più robusti e più forti».
Come?
«Una politica attenta all’economia dei servizi: innovazione, qualificazione del capitale umano, accesso al credito, potenziamento delle infrastrutture, riallineamento dell’Iva per il turismo.

Occorre un sostegno ai redditi da lavoro, per dare una scossa alla domanda interna. Mi aspetto poi che il federalismo possa riequilibrare e ridurre la pressione fiscale».
Ci crede?
«Me lo auguro».
Ha paura dell’inflazione?
«Le code delle crisi sono sempre insidiose».