«Bene gli incentivi ma i problemi sono solo spostati più avanti»

Appuntamento di prammatica per i grandi concessionari automobilistici, l’annuale Top50 Dealer Forum organizzato da Quintegia ha riunito ieri a Bologna i principali operatori della commercializzazione automobilistica: alla convention hanno partecipato in 180, dealer attivi sul mercato italiano e internazionale insieme a rappresentanti delle aziende della filiera distributiva, tra incontri e tavole rotonde che hanno fornito l’occasione per scambiare e confrontare le idee sulle strategie e le tendenze del comparto.
Della risposta alla crisi da parte dei grandi concessionari in Germania e negli Stati Uniti hanno parlato Antje Woltermann e John McEleney, a capo delle rispettive associazioni nazionali di dealer, Zdk e Nada: «Dopo che migliaia di rivenditori hanno chiuso i battenti - ha detto McEleney - abbiamo iniziato a collaborare con il Dipartimento dei Trasporti per un programma di incentivi che, pur senza accogliere tutti i nostri suggerimenti, ha garantito la ripresa delle vendite. Ora stiamo lavorando perché agli operatori estromessi dal mercato siano riconosciute adeguate compensazioni».
Anche in Germania, dove un occupato su cinque lavora nell’automotive, gli incentivi hanno sortito l’effetto sperato, «ma se non si crea una nuova domanda - ha avvertito Woltermann - l’effetto è solo di spostare il problema più avanti». «È necessario fin d’ora ripensare il business - gli ha fatto eco Luca Montagner, associate director per l’Italia dell’International car distribution programme (Icdp) - in vista dell’affermarsi di nuovi modelli produttivi». Per intanto è opportuno concentrare l’attenzione sui possibili miglioramenti: delle economie di scala ha trattato Alexander Martinowski, ceo del Wiesenthal Group, mentre Giovanni Sala Danna, responsabile delle risorse umane del gruppo Bossoni, ha illustrato gli strumenti di controllo delle vendite e dei servizi, sottolineando che solo ciò che si misura è migliorabile. Emblematica, al riguardo, l’esperienza di Centralmotor Group, raccontata dal controller Corrado Rocchetti, che ha attivato un sofisticato sistema di business intelligence e di indicatori.


Spazio, infine, anche alle implicazioni legate alla modifica del regolamento comunitario Ber che, secondo Andrew Tongue, direttore dell’Icdp britannico, «deve prima di tutto fissare presupposti che garantiscano la ripresa economica».

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